Il 13 e il 14 giugno Cambi Casa d’Aste apre le porte di Castello Mackenzie per presentare i suoi appuntamenti dedicati alle porcellane europee da collezione e alla scultura e oggetti d’arte, oltre all’attesissima asta n° 300 intitolata “Gusto, arredi e dimore. Una collezione italiana”.
L’asta n° 300 raccoglie un compendio di arredi, dipinti e oggetti d’arte dove preziosi bronzi dorati, rari marmi policromi, delicate porcellane orientali si confondo e dialogano con splendide pitture barocche e pregiate opere di ebanisteria, frutto di un gusto raffinato e di una lunga ed appassionata ricerca, che hanno trasformato in luoghi dell’animo la dimora bolognese e il buen retiro di Forte dei Marmi da cui proviene la collezione.
Tra i 426 lotti che andranno in asta martedì 14 giugno vi sono diversi dipinti importanti come gli oli su tela Arrivo a palazzo di Viviano Codazzi (Valsassina 1604 – Roma 1670), Putti che giocano di Gaetano Gandolfi (Bologna 1734 – 1802), Il giudizio di Paride e Bacco e Arianna di Paolo De Matteis (Napoli 1662 – 1728).
Da segnalare anche un prezioso monetiere in tartaruga con orologio (Roma, XVII secolo) e un vaso neoclassico in rosso antico con mascheroni in bronzo dorato (Roma, fine del XVIII secolo. Ambito di Luigi Valadier).
Qualità e rarità contraddistinguono la prima asta di Cambi dedicata interamente alle porcellane europee da collezione, che si svolgerà il 13 giugno e che si presenta con 120 lotti in catalogo. Molti i pezzi eccezionali fra i quali spiccano due opere di Doccia della Manifattura di Carlo Ginori del 1750 circa: una scultura di crocifisso da un modello di Alessandro Algardi e un rarissimo vaso porta-tabacco che è stato esposto alla storica mostra del 2005 al Museo Liechtenstein di Vienna “Baroque Luxury Porcelain, The Manufactories of Du Paquier in Vienna and of Carlo Ginori in Florence”.
Decisamente interessanti anche un bourdaloue di Napoli (Fabbrica Poulard Prad, 1810 – 1815) unico nel suo genere e un gruppo di Meissen con arlecchino modellato da Kaendler verso il 1740.
Verranno inoltre battute in asta porcellane di tutte le manifatture più importanti come Capodimonte, Real Fabbrica di Ferdinando IV, Vienna del periodo Du Paquier, Sèvres, Hewelcke, Cozzi, Antonibon e innumerevoli altre.
Il catalogo di Scultura e Oggetti d’Arte che verrà alienato mercoledì 14 giugno presenta un selezionato panorama di opere dal Medioevo al Neoclassicismo, tra cui un insieme di sculture policrome rinascimentali, marmi barocchi e preziosi oggetti d’arte in bronzo, avorio, pietre dure e smalti, frutto delle più importanti e celebri produzioni artistiche europee.
Il top lot assoluto è un leone stiloforo in marmo bianco di un lapicida romanico del XIII secolo, seguito da una importante fiasca da pellegrino (arte veneziana del XV – XVI secolo).
Eccezionali anche la Madonna del Rosario, in legno dorato, argentato e policromato, attribuita ad Anton Maria Maragliano e bottega (Genova, inizi del XVIII secolo) e la coppia di sculture in marmo bianco dell’arte Barocca Romana della seconda metà del XVII secolo raffiguranti San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista.