Chiudono contrastate le Borse europee dopo l’audizione del presidente della Fed, Janet Yellen, al Senato Usa. Yellen ha dichiarato che la banca centrale valuterà nelle prossime riunioni il rialzo dei tassi e che comunque considera imprudente attendere troppo a lungo per una stretta. I nuovi rialzi dei tassi potrebbero essere attuati già a marzo. Inoltre Yellen ha invitato l’amministrazione Trump alla prudenza sulle politiche di bilancio.
Londra ha perso lo 0,14% a 7268,56 punti. Parigi è salita dello 0,16% a 4.895,82 punti e Francoforte è scesa dello lo 0,02% a 11.771,81 punti, accusando il deludente dato dell’indice Zew tedesco di febbraio sulla fiducia degli investitori.
Milano ha fatto corsa a sé, con Ftse Italia All-Share a 20.991,05 (+0,70%) e Ftse Mib a 19.187,67 (+0,65%), spinta dalle banche e da Fca (+4,1%).
A Piazza Affari Fiat Chrysler è rimbalzata in scia alla notizia di trattative tra Gm e Peugeot, intenzionata a rilevare Opel. Secondo gli analisti, Gm senza Opel potrebbe unirsi più facilmente con Fca. Exor è salita del 3,09%.
Tra le banche spiccano Banco Bpm (+4,87%) e Bper (+3,44%), bene anche Ubi (+3,43%), Unicredit (+1,03%), Mediobanca (+2,37%) e Intesa (+1,31%). Ancora in netto calo Carige (-5,06%) dopo la diffusione dei dati 2016. Tra i finanziari ancora su Unipol (+3,57%) e UnipolSai (+2,64%) .
Buzzi guadagna il 2,10%, Saipem perde il 2,76%, Telecom l’1,30%.
Le dichiarazioni di Janet Yellen hanno rafforzato la moneta Usa, portando il rapporto euro/dollaro sui minimi da un mese (a 1,0577 a fronte di 1,0597 di ieri sera) e il Dollar Index ai massimi dall’insediamento ufficiale di Donald Trump alla presidenza.
L’apprezzamento del dollaro non ha rallentato le quotazioni del greggio (+0,9% il Wti a 53,43 dollari al barile) sostenuto ancora dalle stime Opec sul calo della produzione di greggio globale in gennaio.