Iren ha istituito una ulteriore task force speciale di otto esperti, dotati delle massime competenze in materia, provenienti sia dai settori della gestione delle reti genovesi che dalla progettazione e dall’ingegneria. È un impegno che Iren si è assunta nella riunione convocata da Enrico Pignone, consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana di Genova, in seguito ai passati e recenti episodi di guasti alla rete idrica avvenuti in città. Intanto, annuncia Pignone, partono i lavori per via Borzoli.
La task force avrà l’obiettivo di verificare i risultati delle attività già intraprese dal mese di luglio in relazione alla ricerca perdite, alla distrettualizzazione e al monitoraggio rete, al fine di integrare il piano di interventi straordinari per la sostituzione delle tubazioni in ghisa grigia su scala pluriennale. Tutti i dati relativi al monitoraggio della rete saranno oggetto di aggiornamenti costanti verso l’ente di governo d’ambito e il Comune.
Durante l’incontro, a cui ha partecipato anche Italo Porcile, assessore all’ambiente del Comune di Genova (che ha subito le conseguenze delle rotture, con disagi per i cittadini di molti quartieri), Pignone ha chiesto a Iren un report sullo stato della rete idrica nel territorio comunale di Genova, informazioni statistiche sul numero di casi di rotture di tubi dal 2012 a oggi (per capire se ci sia un incremento negli ultimi mesi), e un impegno ad avviare un piano decennale di investimenti per la sostituzione delle condutture idriche obsolete, eventualmente spostando risorse economiche dal capitolo di spesa che oggi ne assorbe di più, quello della depurazione delle acque.
Durante l’incontro, Iren ha risposto alle richieste di Città metropolitana assumendosi una serie di impegni, di cui il consigliere metropolitano all’ambiente si è detto soddisfatto: «L’azienda – ha annunciato Pignone uscendo dalla riunione – costituirà una task force di 8 persone dedicata in modo permanente all’ispezione della rete idrica per individuare conduttore obsolete che necessitano di sostituzione, e inoltre un tavolo di lavoro congiunto, a cui per mia espressa richiesta parteciperà anche l’Università di Genova, per pianificare un piano di investimenti decennale di ammodernamento della rete idrica. Intanto, partirà immediatamente con i lavori nella zona di via Borzoli a Sestri Ponente, una di quelle più colpite dalle rotture di tubi».
Per quanto riguarda le azioni intraprese da Iren «negli ultimi tre mesi, l’azienda comunica di avere svolto «un’intensa attività di ricerca perdite, controllando circa 60 chilometri di rete in ghisa grigia, confermando i programmi annunciati nel mese di luglio. Si ricorda che la percentuale delle perdite fisiche idriche su Genova si conferma al 16%, dato significativamente inferiore alla media nazionale».
Circa gli studi per la distrettualizzazione delle reti e la razionalizzazione delle pressioni, annunciati nel mese di luglio, «Iren ha individuato alcuni distretti pilota (Leamara Inferiore e Superiore, Sestri Ponente, Foce e Albaro) nei quali è stata intrapresa una attività di monitoraggio delle pressioni. I primi risultati delle indagini eseguite sulle condotte primarie non hanno ad oggi evidenziato perdite di particolare rilevanza. L’attività continuerà nei prossimi mesi al fine di ottenere un campione di dati più ampio».
Come annunciato a luglio, «ha preso il via la collaborazione con l’Università di Genova (Dime), per lo svolgimento di prove di laboratorio sui materiali delle condotte. Sotto il profilo degli investimenti, infine sono oltre 33 milioni di euro gli interventi effettuati sulla rete idrica genovese dal 2010 al 2015, con una maggior concentrazione sugli interventi di natura strutturale e rinnovo reti (circa 18,2 milioni di Euro) rispetto alle riparazioni puntuali (circa 15 milioni di euro)».