Non sono i contaminanti chimici usati in agricoltura ma le cattive abitudini che abbiamo in testa il maggior fattore di rischio di intossicazione alimentare. La percezione del rischio alimentare stabilisce una scala di fattori di rischio molto differente da quella definita dalla verifica scientifica.
È quanto risulta da uno degli atemi trattati da Carlo Brera dell‘Istituto Superiore di Sanità nella sua relazione “Aspetti innovativi e nuovi orizzonti nella valutazione del rischio da micotossine” svolta ieri durante l’ultimo workshop organizzato da Labcam di Savona sulla sicurezza dell’agro-alimentare.
Per esempio, secondo lo studio di Brera, malnutrizione o nutrizione errata sono più pericolose di pesticidi, metalli e contaminanti chimici, e i microbi patogeni costituiscono una minaccia più grave degli additivi.
