«Ci siamo trovati davanti a una situazione che non può che generare forti dubbi: a Genova su 7.860 alloggi Erp, Edilizia residenziale pubblica, ben 1.753 sono morosi, pari al 22%, una media al di sopra del resto d’Italia». Lo affermano, in un documento congiunto, Matteo Rosso, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria, e Stefano Balleari, vicepresidente del consiglio comunale genovese, dopo avere esaminato i dati relativi alla morosità degli inquilini di Arte Genova.
«A fronte di questo fenomeno – si legge nel documento – preoccupa il numero esiguo degli sfratti effettuati dal Comune di Genova, che oscillano tra gli 11 e i 13 ogni anno. È evidente che ci sia qualcosa nel meccanismo che non funzioni come dovrebbe. Arte a oggi non ha alcuna facoltà di intervenire direttamente negli sfratti dei morosi, competenza che invece è del Comune di Genova. Pensiamo che sia da rivedere a fondo il concetto di “morosità incolpevole” e che sia davvero verificato magari costituendo un corpo ispettivo dedicato, una task force ispettiva che valuti caso per caso e, qualora riscontri delle evidenti incongruenze, attui un’immediata rassegnazione dell’alloggio a chi davvero ne dovrebbe usufruire. Sappiamo bene che tra quei “morosi incolpevoli” si possono annidare i soliti furbetti, che magari non pagano irrisori affitti ad Arte ma che poi parcheggiano sotto casa qualche macchina di lusso. Pertanto – concludono Balleari e Rosso – proporremo nelle sedi competenti di Regione e Comune una profonda revisione del concetto di “morosità incolpevole” – che dovrebbe trovare riscontro anche nello stile di vita dell’assegnatario dell’alloggio – e uno sforzo ispettivo che riporti equità e giustizia sociale per garantire il diritto alla casa alle famiglie che davvero oggi si trovano in situazioni di difficoltà economica, tagliando fuori dal circuito dell’assegnazione chi fa il furbo».