Costa Crociere ha sottoscritto l’accordo “Genoa Blue Agreement” promosso dalla Capitaneria di Porto di Genova e dalla Capitaneria di Porto di Savona. Il documento prevede l’utilizzo da parte delle navi di gasolio con tenore di zolfo non superiore a 0,10% prima dell’ingresso nei porti di Savona e Genova, e non più solo durante l’ormeggio come indicato dalla normativa vigente.
«L’adesione odierna al Protocollo “Genoa Blue Agreement” sostanzia ulteriormente il nostro impegno verso la progressiva riduzione dell’impatto ambientale delle nostre navi – ha dichiarato Neil Palomba, direttore generale di Costa Crociere – Del resto, ciò che viene sancito oggi con il protocollo, è un impegno che Costa ha già intrapreso da qualche anno su base volontaria, anticipando come da consuetudine per l’azienda, le normative future. Siamo anche lieti di constatare che anche altre compagnie di navigazione e di altri settori marittimi abbiano sottoscritto insieme a noi questo impegno, che porterà ulteriori benefici alle comunità che visitiamo quotidianamente».
Il Genoa Blue Agreement ha inoltre confermato l’efficacia dei sistemi di lavaggio delle emissioni. Le regole introdotte si considerano pienamente rispettate nel caso di utilizzo di questi sistemi, con le stesse distanze ed i tempi indicati per il cambio dei combustibili. Al momento oltre il 70% delle navi della flotta Costa è già provvisto dei sistemi di lavaggio delle emissioni chiamati “Advanced Air Quality Systems”, che garantiscono l’eliminazione quasi totale degli ossidi di zolfo, la riduzione del 75% del particolato e un significativo abbattimento degli ossidi di azoto.
L’adesione all’accordo è un ulteriore passo di un percorso di crescita sostenibile di Costa Crociere a Genova, Savona e in Liguria, che ha visto rafforzarsi sempre di più il legame tra la compagnia italiana e la sua terra di origine.
Anche Msc Crociere ha aderito (qui la notizia).