Chiusura in positivo per le Borse europee, grazie a Wall Street, a sua volta in rialzo e sui nuovi massimi storici. Francoforte è cresciuta dell’1,39% a 10.068, Parigi ha guadagnato l’1,16% a 4.385 punti, Milano, trainata dalle banche, si riprende dopo il calo di ieri e chiude come miglior listino del Vecchio Continente con Ftse Mib a 16.797,52 (+1,63%) e Ftse Italia All-Share a 18.402,47 (+1,59%). Londra, dopo che la Banca d’Inghilterra ha deciso di non tagliare i tassi d’interesse, lasciando invariata la propria politica monetaria, ha perso lo 0,24% a 6.654 punti. Le banche in Europa hanno registrato una crescita del 2,1%, probabilmente grazie alla prospettiva di un intervento a livello comunitario per rafforzare il settore.
A Piazza Affari si sono messi in evidenza i bancari: Unicredit a +6,63%, Bper ha piazzato un progresso del 4,28% dopo l’annuncio della cessione di crediti in sofferenza per 450 milioni, Intesa Sanpaolo +2,11%, Mediobanca +3,05%, Mps + 4,25%, sempre sulle indiscrezioni relative alla maxi-cartolarizzazione delle sofferenze, Carige +2,90%.
Tra gli altri finanziari, Generali +2,61% e Mediolanum +1,59%.
Con il rialzo delle quotazioni del greggio, bene anche gli energetici: Enel +0,2%, Eni +1,885%, Saipem +0,77%.
Telecom Italia ha guadagnato l’1,60% a 0,6665 euro per azione; nel lusso Ferragamo +0,21%, mentre tra gli industriali Fiat Chrysler e’ salita del 2,97% e Finmeccanica del 2,03%.
Rcs ha chiuso in calo del 4,75% a 0,9425 euro per azione, sotto il valore delle offerte sia di Bonomi e soci sia di Cairo.
Dopo il crollo di ieri il petrolio recupera l’1,8% a 45,58 dollari al barile.
Sul mercato valutario l’euro si attesta a 1,111 dollari (stabile su ieri) e 117,2 yen (115,6) mentre il dollaro/yen è stabile a 105,5. La sterlina chiude in forte rialzo a 1,334 sul dollaro (da 1,3187 ieri in chiusura) dopo il mancato taglio dei tassi della Boe.