La crisi rifiuti a Genova che ha portato a cumuli di spazzatura attorno a cassonetti strapieni in diverse zone della città si sta risolvendo e Amiu sta lavorando a pubblicare una gara per conferire una grossa quota di rifiuto solido verso l’incenerimento di impianti fuori regione, il procedimento amministrativo si dovrebbe concludere entro la fine dell’anno o comunque nei primi giorni dell’anno. Lo ha dichiarato il vicesindaco di Genova Alessandro Terrile, questa mattina a margine della presentazione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni dell’Istat, edizione 2025.
Con il nuovo bando, ha aggiunto Terrile «Siamo sicuri che dovremo scongiurare il verificarsi di soluzioni come quelle che abbiamo avuto in questi giorni. Il bando partirà tra poche settimane, tra dieci giorni».
«La situazione è complessa – ha detto Terrile – ed è in via di risoluzione, nel senso che dagli elementi che abbiamo risulta che entro venerdì si dovrebbe ritornare alla normalità della raccolta. I problemi non derivano peraltro da una difficoltà di Amiu a raccogliere rifiuti, ma da una difficoltà di Amiu a trovare disponibili gli impianti che normalmente vengono utilizzati tra fuori provincia e fuori regione, perché ci sono state alcune chiusure per guasti che hanno messo in difficoltà tutta la filiera».
«È evidente – ha precisato il vicesindaco – che c’è un problema impiantistico importante nella nostra città e nella nostra regione che va risolto nell’ambito di un piano regionale, quindi stiamo aspettando la pubblicazione di questo bando da cui dipenderanno anche alcune scelte che potranno fare Amiu o l’amministrazione comunale. Ciò non toglie che su Amiu bisogna agire anche per recuperare tutta una serie di luoghi, di aree logistiche, aree buffer, aree di stoccaggio che sono molto utili in caso si verifichino questi disservizi che non dipendono da Amiu ma poi incidono sulla raccolta. Ricordo che la pressa di Campi crollata in occasione della tragedia di Ponte Morandi non è mai stata ripristinata e quindi in questi ultimi anni sono state ridotte molto le aree logistiche o comunque di accumulo, di gestione, di trasferenza dalla spazzatura verso la discarica o verso gli impianti e bisogna lavorare per riaverle attive perché queste possono, se non risolvere, mitigare molto disservizi di questo tipo».