Il Roadshow dei Poli di Ricerca e Innovazione promosso dalla Regione Liguria e organizzato dal Distretto Ligure delle Tecnologie Marine – Polo Dltm, con la collaborazione di Confindustria La Spezia, è stato fedele alle aspettative: si è trasformato in un’occasione di confronto, networking e messa a frutto di idee e progetti.
I lavori si sono tenuti nella sala “Pozzoli”, aperti dai saluti delle istituzioni: il presidente degli Industriali Mario Gerini, la vicesindaca della Spezia Maria Grazia Frijia, il commissario straordinario dell’Adsp del Mar Ligure Orientale Bruno Pisano e il presidente del Polo Dltm Lorenzo Forcieri, rappresentato per l’occasione da Valeria de Rosa, il consigliere regionale delegato allo Sviluppo Economico Alessio Piana.
All’unisono hanno messo in evidenza la necessità di continuare a lavorare in sinergia, continuando così ad alimentare un sistema che si sta rivelando vincente nel dare impulso alla Blue Economy.
Il dialogo fra aziende, istituzioni locali e nazionali, con il ruolo del Polo consolidato in questo ambito, è il modus operandi per il presente e il futuro, capace di moltiplicare occasioni di reperimento fondi, di sviluppo e di crescita del giro di affari di una rete altamente specializzata che sta portando la Liguria e lo spezzino ai vertici del comparto a livello nazionale.
«Desideriamo ribadire l’importanza di un approccio unitario a livello regionale – ha sottolineato il presidente del Polo Dltm Lorenzo Forcieri − fondato sulla condivisione degli obiettivi e sulla collaborazione tra istituzioni, sistema produttivo e ricerca. Solo attraverso questa coesione potremo affrontare con efficacia le sfide che ci attendono e tradurre le nostre ambizioni in risultati tangibili per il territorio Ligure, da Luni a Ventimiglia, con un approccio ed una visione internazionali, di cui oggi La Spezia è certamente protagonista. Con il sostegno della Regione, la forza delle imprese e la visione del sistema della Ricerca, contribuiamo, attraverso i Poli, a costruire l’innovazione capace di trasformare le idee in valore».
I cinque Poli – oltre al Polo Dltm con il project manager Davide Ritarossi, il Polo Eass (Energia, ambiente, sviluppo sostenibile) con Giorgio Saio, ad del soggetto gestore Ticass, il Plsv (Scienze della Vita) con Valentina Zuppardo, project manager del soggetto gestore Liguria Digitale, il Polo Sosia (Automazione e sicurezza) e il Polo Transit (Logistica e trasporti), entrambi con il direttore tecnico Bruno Conterno – si sono, quindi, presentati, con focus sulle loro attività, sulla loro composizione e su come sviluppano la loro mission, soffermandosi sulle ricadute positive su aziende e territorio, con il reperimento e la redistribuzione di fondi, l’organizzazione di corsi di formazione, l’erogazione di servizi, il matching di domanda e offerta, l’internazionalizzazione.
Qual è il risvolto concreto?
A parlare sono state le aziende socie, rispettivamente B-K srl con il legale rappresentante Francesco Lupi, Iplom con Fabio Pizzorno del reparto Qualità, sicurezza e ambiente, Emac con la responsabile ricerca e sviluppo Marta Baratto, Gruppo Fos con l’head of engineering Federico Boero, Exis con il socio e amministratore Francesco Rebora, che hanno presentato progetti, molti dei quali finanziati e realizzati in partenariato, con ricadute positive e dirette sulle attività delle aziende e sulla vita di chi vive nella regione, spaziando in tutti i campi di interesse comune.
In chiusura si è svolta la tavola rotonda “Dal porto all’area protetta: sfide e soluzioni per la tutela dell’ambiente marino“, moderata dal giornalista Leonardo D’Imporzano, con il presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre Lorenzo Viviani, il primo ricercatore del Cnr-Ismar Simone Marini, il responsabile commerciale di Zenit Ambiente Matteo Isoppo, il Marine Noise & Vibration Managing Engineer del Rina Angelo Tonelli, il membro del Cda di Oceanhis Luigi Barcellone e un contributo di Davide Vetrala, responsabile Settore safety, viabilità e dragaggi dell’Adsp del Mar Ligure Orientale. L’importanza della legislazione nella conservazione, le necessità degli istituti di ricerca e delle aziende per il monitoraggio delle acque e dei fondali, la lotta all’inquinamento acustico e la sua mitigazione, il coordinamento fra enti per assicurare sistemi efficaci di depurazione e la necessità di accorpare i fondi per intraprendere azioni di salvaguardia sono stati i principali argomenti di discussione.