Il timore di guerre commerciali scatenate dai dazi promessi da Trump nei confronti di Cina, Canada e Messico (dove il settore dell’automotive europeo ha numerosi stabilimenti produttivi), poi attenuato dalle dichiarazione del presidente Usa di sospendere nei confronti del Messico le nuove tariffe per un mese, ha depresso i mercati finanziari. Milano segna -0,69%, Madrid -1,32, Parigi -1,12%, Londra -1,04%, Francoforte -1,4%. Spread Btp/Bund sui 111 punti variazione +1,01%, rendimento Btp 10 anni +3,50%, rendimento Bund 10 anni +2,40%).
A Piazza Affari, sono stati penalizzati i titoli dell’automotive, con Stellantis dell’automotive, con Stellantis (-4,52%) e Pirelli (-3,37%) che terminano in fondo al Ftse Mib. Netto ribasso anche per Saipem (-3,42%) e St (-3,05%). In rialzo Telecom (+1,43%) promossa dagli analisti di Equita e Mps (+1,42%), sostenuta dalle voci sul risiko bancario.
Il dollaro scambia con l’euro a 1,030 (da 1,023 in apertura e 1,039 venerdi’), mentre il cross dollaro/yen è a 154,35 (da 154,90). L’euro/yen è a 159,8 (da 160,8). Riduce i cali il bitcoin a 98.664,1 dollari, mentre l’oro resta a 2.819 dollari l’oncia nel contratto spot.
Poco mosso il petrolio con il Wti a 72,67 dollari al barile (+0,22%) e il Brent a 75,68 dollari (+0,06%). Il gas sale a 53,8 euro al megawattora sulla piattaforma di Amsterdam (+1,1%).