La Borsa di Milano apre in rialzo. Il primo indice Ftse Mib guadagna lo 0,52% a 36.300 punti.
Tutta l’attenzione è puntata sull’andamento di Mps e Mediobanca dopo il lancio dell’offerta pubblica di scambio totalitaria su Mediobanca da parte dell’istituto senese. L’offerta pubblica di scambio valuta Piazzetta Cuccia 13,3 miliardi di euro e offre un premio del 5,03% sul prezzo di chiusura di Borsa di ieri.
Mps, si legge in una nota, offre 23 azioni per ogni 10 azioni Mediobanca portate in adesione. Mps ha convocato il 17 aprile 2025 la sua assemblea dei soci per deliberare sull’aumento di capitale al servizio dell’offerta pubblica di scambio su Mediobanca. Mps prevede di completare l’esecuzione dell’offerta pubblica di scambio su Mediobanca entro il terzo trimestre del 2025.
Mediobanca in Borsa in avvio sale del 3,2% a 15,74 euro, sotto i 15,992 dell’offerta di Mps.
La banca toscana all’inizio non ha fatto prezzo, segnando un calo teorico delll’8%, ma una volta entrata agli scambi cede il 7,34% a 6,462 euro.
Le Borse europee avviano la seduta in moderato rialzo, in scia con i record di Wall Street e dei listini asiatici.
I mercati, secondo gli analisti, guardano alle mosse di Donald Trump dopo il discorso al World Economic Forum di Davos, con l’ipotesi di un apparente dimensionamento dei dazi verso la Cina.
Sotto i riflettori restano le tensioni geopolitiche. Avvio positivo per Francoforte (+0,24%), Londra (+0,22%) e Parigi (+0,12%).
La maggior parte delle Borse asiatiche si avvia a chiudere la settimana in rialzo, seguendo i massimi storici di Wall Street e l’ottimismo per un maggiore alleggerimento della politica cinese. Deboli i mercati giapponesi dopo l’esito della riunione della Banca del Giappone (BoJ) con il primo aumento dei tassi di interesse dallo scorso luglio, ai livelli di ottobre 2008: a Tokyo il Nikkei cede lo 0,07%.
Dal punto di vista macro raffica di indici Pmi da Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito ma anche dagli Usa. Dagli Stati Uniti in calendario poi le vendite di abitazioni, la fiducia dei consumatori del Michigan e agli indici della Fed di Kansas City.
Prezzo del petrolio in lieve calo: il Wti con consegna a marzo passa di mano a 74,54 dollari al barile con una flessione dello 0,11% mentre il Brent sempre con consegna a marzo è scambiato a 78,24 dollari al barile con una riduzione dello 0,10%.
Nei cambi euro in lieve aumento sul dollaro: è scambiato a 1,0462 dollari (+0,45%). Stabile il cambio con lo yen a 162,5000 (-0,02%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in diminuzione a 11 punti base (-1,69%). Il rendimento è a +3,62%.