Proseguono a Genova i lavori per la nuova banchina di Fincantieri a Sestri Ponente attraverso l’infissione di 269 pali di fondazione. L’intervento, spiega l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, prevede la costruzione di una nuova banchina inclinata che, con i suoi 12.500 m² aggiuntivi e un fronte di accosto di circa 313 metri, sarà in grado di ospitare navi di ultima generazione.
La realizzazione della struttura segue una complessa sequenza operativa: attualmente, è in corso la fase di infissione dei 269 pali di fondazione, un processo che richiede sia la tecnica della vibro-infissione – quando il terreno lo consente – sia la battitura per i materiali più duri. Rispetto ad altre tecniche di costruzione di opere marittime, la palificazione permette di realizzare la nuova banchina come una piattaforma sopraelevata, simile a un soppalco, che consentirà ai rivi presenti in quest’area di fluire liberamente al di sotto della struttura.
Questa attività produce vibrazioni e rumori, che gli abitanti di Sestri Ponente hanno segnalato più volte. Per questo, rassicura l’Authority è stato previsto un monitoraggio constante grazie a una rete di sensori installati in punti strategici, che permettono ai tecnici di rilevare i dati in tempo reale e assicurare che i valori rimangano al di sotto dei limiti imposti dalla normativa.
Parallelamente all’infissione dei pali, che si prevede concludere entro marzo 2025, prosegue la demolizione di parte della banchina esistente per creare una configurazione obliqua che ottimizzerà l’ormeggio e le operazioni di allestimento delle navi in costruzione. La struttura sarà composta da elementi prefabbricati, inclusi travi e pilastri, e disporrà di un cunicolo di servizio per il passaggio degli impianti e dei sistemi di ormeggio.
La nuova banchina di allestimento – il cui termine ultimo dei lavori è previsto a dicembre 2025 – fa parte di un progetto più ampio che prevede anche la realizzazione del super bacino a servizio dell’attività di Fincantieri.
L’operazione di ampliamento del cantiere è stata divisa in tre fasi: per quanto concerne fase 1 si è conclusa la fase di esecuzione delle opere di riempimento e sono in corso i lavori di messa in sicurezza dei rivi. La fase 2, riferisce l’Adsp, è al 15% di avanzamento con riferimento all’opera C (nuovo superbacino di carenaggio) e all’opera D (molo di allestimento). La fase 3 è quella più complessa perché prevede lo spostamento della ferrovia. L’Adsp fa sapere che sono stati stanziati i finanziamenti per il progetto di fattibilità tecnico-economica che dovrebbe terminare entro giugno 2025. Il ministero ha istituito recentemente uno steering committee con tutti i soggetti coinvolti per elaborare le migliori progettualità possibili.
Un anno fa l’amministratore delegato di Fincantieri Pierroberto Folgiero aveva dichiarato: «Il ribaltamento a mare sarà un successo solo se avverrà in tempo la fase 3 che permette lo sbottigliamento delle tonnellate di acciaio che riusciremo a lavorare, altrimenti le fasi 1 e 2 non dispiegheranno gli effetti sperati». Oggi lo stabilimento di Sestri Ponente lavora 600 tonnellate d’acciaio al mese, l’amministratore delegato di Fincantieri stima che con il ribaltamento a mare «ne farà almeno 2.400-2.600 al mese», un ammontare che renderà indispensabile lo spostamento dell’attuale linea ferroviaria.