Apertura in calo per la Borsa di Milano, con l’indice Ftse Mib che cede lo 0,17% a 33.713 punti e poi si porta in parità dopo un avvio debole. Frena Pirelli (-3,52% a 5,15 euro) dopo l’uscita di Brembo dal capitale, il prezzo del petrolio con le tensioni in Medio Oriente e il summit del vertice dell’Opec spinge Eni (+1,8%). Acquisti anche su Leonardo (+1,82%).
L’avvio delle Borse europee è comunque positivo nonostante lo stato di incertezza in Medio Oriente dopo l’attacco dell’Iran a Israele. Parigi segna un +0,27% con il Cac 40 a quota 7.594 punti. Francoforte registra un +0,04% con il Dax a quota 19.221 punti. Londra è più decisa a +0,31% con il Ftse 100 a 8.302 punti.
Nuova seduta a ranghi ridotti per le principali borse asiatiche, con Shanghai chiusa per il protrarsi della Festa Nazionale cinese. Tokyo ha ceduto il 2,18%.
Prezzo del petrolio in aumento con la crescita della tensione in Medio Oriente: il Wti con consegna a novembre è scambiato a 71,05 dollari al barile con un avanzamento dell’1,75% mentre il Brent con consegna a dicembre passa di mano a 74,71 dollari al barile con una crescita dell’1,56%.
Nei cambi euro poco mosso: è scambiato a 1,1060 dollari con un calo dello 0,07% e a 158,8300 yen con una flessione dello 0,04%.
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco segna un aumento dell’1,68% a 133 punti base. Il rendimento è a +3,40%.