L’Islanda ha una ricchissima tradizione di folklore e fiabe che è vitale ancora oggi, gli islandesi non hanno dimenticato gli elfi e i troll e del “popolo nascosto”. E fu forte l’impatto che ebbe in Europa, tra il XVII e il XIX secolo la letteratura nordica antica quando venne riscoperta da fonti islandesi. La letteratura nordica antica ha affascinato J.R.R. Tolkien, l’autore del Signore degli Anelli, e Jorge Luis Borges.
Quella remota isola del Nord oggi è diventata meta turistica. Roberto Luigi Pagani cerca di mostrarne il volto autentico e fuori degli stereotipi. Pagani è un medievista di formazione specializzato in lingua e cultura islandese. Ha all’attivo pubblicazioni scientifiche e divulgative e collabora a livello istituzionale per la promozione della cultura islandese in Italia e di quella italiana in Islanda. Il suo ultimo libro, “Il grande libro del folclore islandese” (Mondadori Electa) riporta alla luce fiabe e racconti che affondano le loro radici nel passato più antico dell’isola, alcune celebri e altre meno conosciute. In esse incontriamo elfi e troll e altre creature creature fantastiche che ci fanno entrare in quello che è considerato il più grande patrimonio folcloristico esistente al mondo.
I racconti sono corredati da saggi introduttivi, commenti e note esplicative, elaborazioni grafiche di fotografie e disegni realizzati dall’autore.