Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe sull’andamento del Covid-19 rileva nella settimana 27 gennaio-2 febbraio 2023, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (34.377 vs 38.159, pari a -9,9%) e un aumento dei decessi (439 vs 345, pari a +27,2%, di cui 33 riferiti a periodi precedenti).
Calano anche gli attualmente positivi (227.985 vs 251.970, -23.985, pari a -9,5%), le persone in isolamento domiciliare (224.094 vs 247.684, -23.590, pari a -9,5%), i ricoveri con sintomi (3.712 vs 4.081, -369, pari a -9%) e le terapie intensive (179 vs 205, -26, pari a -12,7%).
I nuovi casi diminuiscono in tutte le regioni, a eccezione di Lazio (+0,5%), Liguria (+5,4%) e Sicilia (+16,8%): dal -0,5% della provincia autonoma di Bolzano al -39,2% dell’Abruzzo.
«I nuovi casi settimanali − dichiara il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta − si confermano in ulteriore calo (-9,9%): dai 38mila della settimana precedente scendono a quota 34mila, con una media mobile a 7 giorni di poco inferiore ai 5 mila casi al giorno”.
In 31 province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +0,1% di Treviso al +101,1% di Trapani, mentre nelle restanti 76 province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -0,5% di Genova al -69,5% di Chieti).
In nessuna provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti. Si registra un calo del numero dei tamponi totali (-2,2%): da 608.732 della settimana 20-26 gennaio a 595.539 della settimana 27 gennaio-2 febbraio.
«Sul fronte degli ospedali continua a scendere il numero dei ricoveri sia in area medica (-9%) che in terapia intensiva (-12,7%)», dichiara Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe.