Il calo il prezzo del gas ha spinto al rialzo i listini europei che già ieri avevano accolto senza scossoni la (prevista) stretta monetaria della Bce. Il gas ad Amsterdam ha chiuso a 204 euro al megawattora (-7,5%) dopo essere sceso anche sotto i 200 euro in seguito all’annuncio che i ministri Ue dell’energia hanno invitato la Commissione europea a proporre entro metà settembre misure per limitare i ricavi di produttori di energia elettrica inframarginali con bassi costi di produzione e a introdurre un contributo di solidarietà da parte delle società di combustibili fossili da utilizzare per mitigare l’impatto dei prezzi elevati dell’energia sui clienti, oltre che a proporre interventi di emergenza e temporanei, compreso il massimale del prezzo del gas. Londra segna +1,23%, Madrid +1,47%, Parigi+1,41%, Francoforte +1,43%, Milano +1,92%.
Lo spread Btp/Bund si è attestato su 231 punti (variazione +3,26%, rendimento Btp 10 anni +4,01%, rendimento Bund 10 anni +1,70%)
A Piazza Affari brillano banche, energia e risparmio gestito. Hanno chiuso in testa al Ftse Mib Intesa Sanpaolo (+5,33%), Fineco (+5,02%), Tenaris (+4,98%). In coda Recordati (-0,88%).
Sul mercato dei cambi, l’euro ha recuperato sul dollaro e passa di mano a 1,0034 (1,0092 in avvio ai massimi da due settimane e 0,9960 alla vigilia), e a 143,028 yen (143,65 e 143,33) quando il dollaro/yen e’ a 142,537 (142,35 e 143,89).
In rialzo il petrolio con il Brent consegna novembre a 91,59 dollari al barile (+2,73%) e il Wti scadenza ottobre a 85,95 dollari (+2,88%).