Il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime di crescita, gli investitori attendono le decisioni della Fed di domani sul fronte della politica monetaria, Ubs ha presentato una trimestrale sotto le attese e Walmart ha emesso un profit warning: questo complesso di fattori, oltre al permanere delle preoccupazioni per l’aumento del prezzo del gas, con la Russia che si appresta a mantenere al minimo le forniture per l’Europa, ha depresso le borse europee, che hanno chiuso in ribasso una giornata trascorsa all’insegna della volatilità. L’indice d’area Stoxx 600 è -0,03%, Francoforte segna (-0,86%, Parigi -0,42%, Madrid -0,20%, Londra +0,01%, Milano -1,04%.
Lo spread Btp/Bund è a 237 punti (variazione +1,86%, rendimento Btp 10 anni+3,23%, rendimento Bund 10 anni +0,87%)
A Piazza Affari in rialzo Italgas (+2,93%) all’indomani della trimestrale, Terna (+1,94%) e Snam (+0,87%). In ribasso le le banche, frenate dal crollo di Ubs a Zurigo dopo l’annuncio di risultati di bilancio deludenti, con Banco Bpm -3,1%. Forte calo di Moncler (-4,56%) alla vigilia dei conti e Iveco (-3,11%).
Sul fronte dei cambi, l’euro vale 1,0125 dollari (da 1,0209 ieri in chiusura) e 138,31 yen (139,57), il dollaro che si attesta a 136,63 yen (136,69).
Il nuovo taglio delle forniture di gas naturale all’Europa annunciata dalla Russia provoca un aumento dei prezzi: +13,5% a 200,4 euro al MWh il prezzo del gas naturale ad Amsterdam. Instabile il petrolio, con il Wti consegna a settembre scambiato a 96,3 dollari (-0,4%) e l’analogo future sul Brent a 105,3 dollari (+0,1%).