Con la fine dello stato di emergenza e il ritorno del coefficiente di riempimento dei mezzi al 100% della capienza, da oggi entrano in vigore alcune modifiche all’attuale organizzazione del servizio scolastico di Amt, in accordo con il tavolo di coordinamento istituito in Prefettura a Genova.
Per il servizio di trasporto pubblico provinciale è previsto l’utilizzo di 25 bus aggiuntivi dedicati al trasporto scolastico, con ricorso ai privati.
In ambito urbano non saranno più attive le navette scolastiche, mentre sarà mantenuta l’intensificazione di alcuni servizi di trasporto pubblico gestiti da Amt nelle fasce orarie di maggior utilizzo da parte degli studenti. In particolare, vengono mantenute in vigore ancora 489 corse aggiuntive al giorno (erano 612 le corse giornaliere in più rispetto al servizio ordinario finanziate per l’emergenza pandemica).
Per tutte le informazioni sulle nuove corse organizzate in ambito provinciale e gli aggiornamenti consultare www.amt.genova.it nella sezione Rete e Orari/Linee bus provinciali.
Amt precisa inoltre che “il servizio sarà comunque monitorato costantemente per intervenire con corse aggiuntive laddove se ne rilevasse la necessità”.
Critica l’operazione la consigliera comunale del Pd Cristina Lodi, che in una nota sottolinea: “Nel silenzio totale e nel disinteresse per quella che è la vita quotidiana dei cittadini, la giunta comunale da lunedì 4 aprile taglia 182 corse con un nuovo orario e va verso il taglio di 20 turni dei propri dipendenti. Tagli di corse che interesseranno soprattutto il ponente, l’ospedale San Martino, Sampierdarena, Marassi, San Fruttuoso e in generale i quartieri collinari e riduzioni di corse a linee importanti come il 18 e l’1”.
“Certo – prosegue la consigliera Lodi – l’amministrazione Bucci prima della grande tragedia del crollo del Ponte Morandi prevedeva di tagliare 40 turni, poi con i fondi straordinari del governo è riuscita a tenere tutte le corse; ma un’amministrazione seria programma, chiede più soldi al governo affinché implementi il Fondo Nazionale fermo dal 2010, denuncia un anno prima che servono più risorse pena l’agonia del sistema di trasporto pubblico, e invece fa finta di interessarsi a questi temi, offrendo una parzialissima gratuità del trasporto. Eppure, i cittadini e le cittadine pagano l’abbonamento. Verranno risarciti?”.
Immediata la replica dell’assessore comunale alla Mobilità Matteo Campora, che precisa: «Il potenziamento finanziato per l’emergenza pandemica prevedeva 612 corse al giorno in più rispetto al servizio ordinario. È il caso di far notare che nonostante la fine dello stato di emergenza, grazie ai finanziamenti regionali, ma soprattutto allo sforzo dell’azienda nell’erogare quotidianamente livelli elevati di servizio, proprio dal 4 aprile verranno mantenute in vigore ancora 489 corse aggiuntive al giorno. Comunque tutto il servizio, come questa amministrazione fa da 5 anni, sarà monitorato costantemente per intervenire con corse aggiuntive laddove se ne rilevasse la necessità».