«Fare gare di moto negli alvei dei corsi d’acqua in secca è l’ennesima idea strampalata e pericolosa della Regione, che vede il territorio come un parco giochi da sfruttare anziché un bene da difendere», dichiara Selena Candia, consigliera della Lista Sansa, di fronte alla decisione presa dalla Regione Liguria la scorsa settimana in consiglio regionale.
Grazie a una proposta della Lega votata dalla maggioranza, sarà consentito in Liguria un comportamento sinora vietato: per due volte all’anno potranno essere autorizzate manifestazioni e gare motoristiche negli alvei in secca. «Il rischio è di modificare l’alveo del fiume in una regione già molto fragile dal punto di vista idrogeologico – afferma Candia – alla Regione forse non è chiaro che un torrente non smette di essere tale solo perché è in secca, che è una fase naturale della sua esistenza. La flora e la fauna che lo popolano continuano a esistere: si tratta di mammiferi, uccelli, pesci, invertebrati, oltreché ovviamente alla vegetazione. Già attualmente esistono delle restrizioni impossibili da controllare, perché i controlli sono pochissimi. La deregolamentazione incentiva i comportamenti scorretti. Ricordiamo i casi dei motociclisti che, impuniti, percorrono i prati con i narcisi in fiore nella zona dell’Antola».
Candia apprezza l’appoggio delle associazioni ambientaliste, visto che la contrarietà della Lista Sansa è stata già espressa in consiglio. «Di fronte al mio intervento in consiglio sono stata schernita − evidenzia Candia − mi è stato detto di non “sapermi divertire” da una consigliera che anzi, ha precisato che il suo sogno “è di poter dribblare in moto i narcisi in fiore”».