La Borsa di Milano apre in calo: l’indice Ftse Mib cede lo 0,36% a 22.019 punti. Giù anche le principali piazze europee, con l’attenzione degli investitori che si concentra sull’arrivo dei vaccini contro il coronavirus (la Gran Bretagna, intanto, ha approvato l’uso del vaccino anti-coronavirus della Pfizer-BioNTech). Fari puntati anche sulla Fed con l’intervento del presidente Jerome Powell alla commissione Affari Finanziari della Camera e in serata il Beige Book. In apertura sono in calo Parigi e Francoforte (-0,3%), Londra (-0,13%).
A Piazza Affari timidi rialzi nei primi scambi di giornata: Moncler +0,29%, Amplifon +0,28%, Leonardo +0,26%. Più marcati i ribassi: tra le peggiori performance, i titoli interessati dall’istruttoria aperta dall’Antitrust (UnipolSai -2,10%, Generali -1,38% e Allianz -0,95%) su presunte pratiche scorrette in fase di liquidazione danni da sinistri Rc auto. Giù Pirelli (-1,51%) dopo gli ultimi dati del mercato auto di novembre (-8,3%). In rosso anche Saipem (-1,42%) e Atlantia (-2,04%).
Sul fronte asiatico, le borse chiudono in moderato rialzo in scia con il record segnato dai mercati azionari Usa. Gli investitori appaiono sensibilmente positivi con le notizie incoraggianti che arrivano dalla ricerca medica sul vaccino contro il coronavirus. Tokyo (+0,05%) conclude la seduta poco variata con gli investitori che fanno scattare le prese di profitto quando l’indice ha raggiunto i massimi in quasi 30 anni.
I cambi in avvio di giornata: l’euro è in rialzo sul dollaro e tocca i massimi da aprile 2018. La moneta unica europea passa di mano a 1,2083 contro il valore di 1,2071 di ieri sera dopo la chiusura di Wall street.
Il prezzo del petrolio resta in calo sui mercati internazionali a causa della mancata intesa sui tagli alla produzione all’Opec+ dove proseguono le trattative e del rialzo delle scorte Usa. Il Wti del Texas cede così lo 0,6% a 44,25 dollari al barile mentre il Brent del Mare del Nord cede lo 0,49% a 47,19 dollari.
Spread Btp/Bund a 120 punti base. Sale il rendimento del Btp decennale benchmark, che si riporta sulla soglia dello 0,70%.