I lavoratori di ArcelorMittal sono scesi in piazza questa mattina per protestare contro i tre licenziamenti in tronco decisi dall’azienda, ma anche contro la serrata e le 250 lettere di sospensione dal lavoro, iniziative decise da Arcelor dopo il blocco ai varchi merci organizzato ieri dagli operai.
Il corteo di 500 manifestanti, organizzato dalla Fiom, è partito questa mattina dal Ponente genovese ed è arrivato intorno alle 11 davanti alla sede della Prefettura. Tra loro anche alcuni lavoratori di altre aziende genovesi, come Ansaldo Energia, che si sono uniti per solidarietà.
Anche Fim e Uilm si uniscono alla protesta e, in una nota firmata da Alessandro Vella, segretario generale Fim Cisl Liguria, e Antonio Apa, segretario generale Uilm Genova, si legge: “Condanniamo con fermezza l’atteggiamento dell’azienda chiedendo un intervento del prefetto per dirimere questa grave situazione al fine di tutelare tutti i lavoratori dello stabilimento di Genova. Molti lavoratori si sono trovati questa mattina il badge smagnetizzato senza aver ricevuto nessuna comunicazione preventiva. Fim e Uilm ribadiscono con forza la necessità di un intervento del governo così come richiesto e sollecitato ieri in una lettera delle segreterie nazionali. Per questo motivo abbiamo chiesto un incontro urgente al prefetto di Genova. La vertenza siderurgica deve avere una regia nazionale: in ballo ci sono migliaia di posti di lavoro, il futuro del nostro stabilimento e dell’intera siderurgia del nostro Paese”.
La Uilm, in una nota successiva, afferma di essere stata convocata in prefettura e che chiederà: il reintegro dei lavoratori e il pagamento dei lavoratori messi in libertà
«In un momento difficile come questo, da parte dell’azienda sono necessari senso di responsabilità, rispetto degli accordi, piena collaborazione e che vengano evitati atteggiamenti di rottura. Ancora di più in questa fase, è indispensabile evitare di alimentare una tensione sociale che inevitabilmente è riflesso della fase storica che stiamo vivendo, particolarmente complessa a causa della pandemia da Covid 19». Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in riferimento alla manifestazione di questa mattina dei lavoratori ArcelorMittal, una cui delegazione ha incontrato il prefetto di Genova Carmen Perrotta.
«Ma non basta – precisa il governatore – è indispensabile che il governo intervenga in modo chiaro e univoco. Siamo in attesa da troppo tempo di conoscere quale sia la strategia per il futuro del gruppo industriale. È ora più che mai necessaria una visione di lungo periodo che assicuri continuità, investimenti e lavoro per l’ex Ilva. Quello dell’acciaio è un settore strategico non solo per Genova e la Liguria, ma per il Paese intero, in cui l’Italia ha giocato per decenni un ruolo importante a livello internazionale a cui non può permettersi di abdicare».