L’attenzione dei mercati è tutta concentrata sulle elezioni presidenziali statunitensi: le principali piazze europee avevano scommesso su una vittoria netta, ma visto l’esito ancora incerto del voto l’Europa scivola terreno negativo: Parigi cede l’1,16%, Francoforte l’1,5%. Anche la Borsa di Milano non fa tesoro del guadagno della vigilia e apre la seduta in calo, ripartendo da 18.673 punti. Il primo Ftse Mib segna -1,65% (poi recupera qualcosa portandosi a -0,64%).
Sul fronte asiatico, a Tokyo l’indice Nikkei ha guadagnato l’1,7%.
Sul listino principale di Piazza Affari Diasorin si muove in terreno positivo (+1,87%)- Tra i peggiori Buzzi con una perdita del 4,4% insieme a Leonardo, Pirelli e Prysmian che cedono oltre il 3%.
I cambi: euro in calo sul dollaro in avvio dei mercati con la valuta americana che sale in attesa dell’esito del voto in Usa. La moneta unica europea passa di mano a 1,1633 a fronte del valore di 1,1706 di ieri sera. Sullo yen l’euro si apprezza a 122,04.
Quotazioni del petrolio in rialzo sul mercato after hour di New York in attesa dell’esito del voto negli Usa. L’ipotesi di una vittoria di Donald Trump spinge le quotazioni co il greggio Wti che sale dell’1,57% a 38,26 dollari al barile e il Brent che si porta a 40,33 dollari con un aumento dell’1,59%.
Spread Btp/Bund a 134 punti base, rendimento del decennale benchmark italiano a 0,68%.