«Quanto più si integra il pubblico con il privato, quanto più riusciamo a fare sicurezza nazionale in termini di garanzia dei servizi in generale. L’interconnessione tra servizi è un punto nevralgico per la sicurezza: una piccola impresa che produce dispositivi o servizi e che si interfaccia con una società pubblica, lo deve fare integrandosi con un centro di competenza, creando sinergia e collaborazioni adatte».
A dirlo è Gaetano Sanacore, ingegnere di A2A e membro dell’Osservatorio nazionale per la cyber security delle reti elettriche, presente oggi a Genova in occasione di Cset, Cyber Security for Energy & Transport infrastructure, oggi e domani a Palazzo della Borsa a Genova.
«I mondo “ot” e il mondo “it” nascono “separati” e solo apparentemente rappresentano mestieri e professioni diversi − ricorda Sanacore − ma oggi questi due mondi devono essere compatti e convergenti».
Si tratta della cosiddetta “convergenza it-ot”, aspetto di cui si parla ancora poco, anche all’interno delle stesse organizzazioni aziendali: i reparti produttivi sono tradizionalmente restii ad adottare le nuove tecnologie digitali, mentalità che rende spesso complicati i tentativi di dialogo tra chi opera nei reparti “it” e chi lavora nelle “operations” (ot).
Le cose stanno pian piano cambiando: difficile contrastare un fenomeno, la digital transformation, ormai inarrestabile e che determina l’uso di tablet, app e altri sistemi adottati nel settore it.