Parola d’ordine: uniformità nella gestione dei casi di bambini/ragazzi 0-19 anni e personale scolastico con segni o sintomi di Covid-19 (anche per quelli che non necessitano di ricovero), ma anche un appello alle famiglie a mantenere la calma e avere senso di responsabilità nel non mandare bambini a scuola con sintomi quali febbre, tosse, mal di gola, raffreddore, dissenteria e vomito.
A livello organizzativo è il Gaslini il riferimento regionale, ma la rete comprende le divisioni di pediatria di ciascuna Asl, i dipartimenti di prevenzione e le direzioni sociosanitarie di ogni azienda sanitaria. A livello operativo si aggiungono i pediatri e i medici di famiglia, i referenti dei dipartimenti di prevenzione di ciascuna Asl, le équipe sanitarie operative per le scuole e i referenti-dirigenti scolastici.
La Regione Liguria ha affidato ad Alisa la definizione del protocollo operativo, che si sviluppa così.
Quando il genitore rileva o viene a sapere da un operatore dell’asilo o della scuola che il proprio figlio è un “caso sospetto” deve contattare il pediatra o il medico di famiglia (lo stesso deve fare l’operatore scolastico).
Nel caso il medico non risponda è garantito un contatto con un pediatra ospedaliero del Gaslini per l’area metropolitana genovese e delle Asl 1, 2, 4 e 5 per il resto del territorio.
Se il pediatra (o il medico) ritiene che sia necessario, il bambino (o l’operatore scolastico) vanno a fare il tampone molecolare in un ambulatorio infermieristico dedicato solo alle scuole.
Ecco le sedi:
Asl 1 (dal 15 settembre)
Ventimiglia, via Tenda Roverino (sede protezione civile) dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 11.
Sanremo Palafiori, distretto corso Garibaldi 1, da lunedì al sabato dalle 7.30 alle 11 e dalle 14 alle 16.
Imperia, Molo San Lazzaro, da lunedì a sabato dalle 7.30 alle 11.
Asl 2
Albenga, tenda protezione civile dall’ospedale vicino al punto di primo intervento.
Carcare, tenda in via del Collegio 8 presso il distretto delle Bormide
Savona, tenda di protezione civile all’ospedale San Paolo (parcheggio di fronte all’entrata dei magazzini economali).
Asl 3
Ambulatorio Gaslini, piazzale ospedale di giorno padiglione 20
Asl 4
Ospedale di Lavagna: postazione amministrativa in via Don Bobbio 25, sede Gsat, l’esecuzione tamponi dall’ingresso dell’ospedale senza scendere dall’auto.
Asl 5
La Spezia: sede ospedale militare Falcomata via Nicolò Fieschi 16-18, Distretto 18
Luni: sede di Luni distretto, via Madonnina 101
Brugnato: distretto 17, via Caduti di Nassirya
Ambulatorio di strada – camper itinerante su prenotazione
Entro 24 ore il risultato del tampone viene indirizzato al dipartimento di prevenzione della Asl e al pediatra/medico di famiglia che comunica con il genitore e l’operatore scolastico.
Se il test è negativo la presa in carico clinica viene fatta dal pediatra o dal medico di famiglia, se è positivo si entra nel protocollo e il dipartimento di prevenzione avvia il tracciamento dei contatti.
In caso di positività gli uffici allertano il nucleo famigliare dando indicazioni per la gestione del caso oltre a dare comunicazione al dirigente/referente scolastico e all’equipe sanitaria di riferimento.
I contatti stretti saranno posti in quarantena per 14 giorni. Il dipartimento deciderà caso per caso per lo screening al personale scolastico e agli alunni.
Solo per chi è risultato positivo è attivo un numero verde: 800 93 66 60 (dal lunedì a venerdì dalle 8 alle 17. Il sabato dalle 8 alle 12. Attiva anche un’e-mail: scuolasicura@gaslini.org. «Mi appello al senso civico delle famiglie sull’utilizzo di questo numero», afferma Sonia Viale, assessore regionale alla Sanità, che aggiunge: «Abbiamo anche creato un depliant con la risposta alle domande più frequenti, che verrà aggiornato via via».
«Non si tratta di gestire situazioni emergenziali – rassicura Walter Locatelli, commissario straordinario di Alisa – ma di organizzare un sistema che garantisca che le eventuali criticità siano assolte nel miglior modo possibile».
Il direttore generale dell’Istituto Gaslini Paolo Petralia ricorda che nel lockdown sono stati solo 22 i casi di bambini positivi al Covid.
Nel frattempo in Liguria circa 7 mila insegnanti si sono sottoposti allo screening volontario del test sierologico, quasi il 30% del totale. Positivi sono risultati circa il 2-2,5%, in linea con i dati nazionali, ma nessuno in questi giorni è risultato positivo al tampone.
I comportamenti devono comunque essere responsabili: «Usare le mascherine – ricorda il presidente dell’Ordine dei Medici di Genova Alessandro Bonsignore – limita anche la diffusione di patologie stagionali che hanno sintomi simili al Covid. Serve collaborazione e calma. Dal nostro punto di vista sia i pediatri sia i medici di medicina generale hanno dato disponibilità ben oltre l’orario di lavoro a rispondere ai genitori che abbiano un bambino con sintomi.
Petralia infermieri e in back office medici e pediatri covid risposte più complesse. Psicologi per ansia fino a medico sanitario.
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