L’accesso all’educazione è da sempre il fulcro del lavoro di Abf, Andrea Bocelli Foundation, in Italia e all’estero, quale elemento di espressione della mission “empowering people and communities”. E la cura del bambino per assicurare la migliore assistenza possibile, sostenuta dalla ricerca più innovativa è il principio su cui si fonda l’Istituto Giannina Gaslini. Dall’incontro di queste due missioni nasce il progetto “H-Labs: Abf per la scuola in Ospedale”, per favorire l’inclusione e l’empowerment dei bambini malati e che, ricoverati o in day hospital, frequentano la scuola all’interno della struttura di cura.
Il progetto pilota realizzato in partnership con il ministero dell’Istruzione e in accordo alle linee guida promosse dalla Rete nazionale per la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare sarà poi implementato in tutti gli ospedali pediatrici Aopi (Associazione italiana ospedali pediatrici) che aderiranno.
In Italia sono oltre 70 mila gli studenti cosiddetti “ospedalieri”. Si sale a un milione se si guarda ai bambini cronici, affetti da patologie complesse. È a tutti loro che il progetto ideato da Abf con l’istituto Gaslini desidera arrivare, partendo da coloro che sono assistiti nell’ospedale pediatrico genovese il quale registra annualmente quasi 40 mila ricoveri e mezzo milione di prestazioni ambulatoriali annui.
Tra gli obiettivi del progetto H-Labs c’è la volontà di offrire le condizioni adeguate affinché ciascun bambino possa scoprire o potenziare il proprio talento, potenziare e integrare l’offerta didattica (realizzando anche spazi adeguati presso i nosocomi).
Per il primo anno la collaborazione interesserà i giovani pazienti in cura presso il Gaslini e costituirà materia di ricerca da parte dell’Istituto stesso. Ciò permetterà di monitorare e valutare scientificamente i risultati del progetto pilota; risultati che saranno la base per costruire l’implementazione pluriennale del progetto.
«Che siano barriere di mattoni, sociali o digitali, Abf dal 2011 si impegna a investire sul futuro delle nuove generazioni sia in Italia che all’estero, offrendo loro gli strumenti necessari per la realizzazione del proprio potenziale – dice il direttore generale Abf Laura Biancalani − Ci eravamo avvicinati al tema dell’educazione digitale già prima del Covid-19; scoprendo nel caso delle strutture ospedaliere che attualmente è solo uno strumento per pochi per le risorse limitate e che così come impostata è una mera trasposizione della didattica in presenza. Noi vorremmo implementarla per farla divenire una vera e propria fonte di nuove possibilità e nuovi linguaggi per la crescita del cittadino di domani».
«L’eccellenza del Gaslini incontra una grande realtà come Abf e avvia una collaborazione basata su un’alleanza terapeutica e scientifica – dichiara il direttore generale dell’istituto Paolo Petralia − I piccoli pazienti inseriti nel progetto pilota saranno in grado di sviluppare tutte le loro potenzialità in un percorso pedagogico innovativo, e potranno restare in collegamento grazie alla tecnologia digitale con i loro compagni di scuola».
In particolare, Abf si farà carico del coordinamento pedagogico: lavorerà per individuare, inserire, formare e coordinare professionisti specializzati – gli atelieristi – nella progettazione di esperienze artistiche e musicali, che implementino e gestiscano laboratori di musica e di arte, promuovendo anche l’apprendimento di una lingua straniera. La scelta di inserire figure che ricoprano i ruoli di atelieristi pone le proprie radici nella consapevolezza che la naturale predisposizione dei bambini alla condivisione di immagini, pensieri ed emozioni attraverso codici comunicativi basati su forme espressive complesse, artistiche o musicali, debba essere sostenuta attraverso contesti ricchi e validi in termini di opportunità di esplorazione, costruzione e condivisione.
Come tutti gli altri progetti dedicati all’educazione, anche questo è stato sviluppato in linea con il Global Goal dell’Onu 4 “Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”.
La Andrea Bocelli Foundation crede che l’educazione sia un diritto fondamentale di ciascun bambino e che la promozione di attività psico-sociali ed extracurriculari – come arte e musica – sia complementare e favorisca l’acquisizione ed il consolidamento anche di apprendimenti nei percorsi di educazione formale. In particolare, l’approccio educativo della Fondazione pone la naturale predisposizione al far musica – e più in generale la musicalità – dei bambini al centro del percorso di crescita e di sviluppo. Il linguaggio musicale inteso come preziosa risorsa, per favorire l’emergere di nuove e diverse conoscenze, abilità e competenze, la cura dei talenti dei più giovani diviene allora strumento per promuovere l’acquisizione di life e soft skills. Si vuole così andare a sostenere nei più giovani i principi della cittadinanza globale, in modo da essere vera e propria risorsa per se stessi e per la comunità tutta.
Infine, grazie al contributo di Generali e dei suoi dipendenti e grazie al partner tecnico di progetto Lenovo, saranno consegnati nuovi strumenti – e ove necessario realizzati spazi adeguati – per favorire esperienze educative (scolastiche ed extra-scolastiche) di qualità, promuovendo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie per l’educazione, per contribuire ad abbattere le barriere che possono ostacolare lo sviluppo del talento delle nuove generazioni, soprattutto in un contesto delicato come quello del ricovero ospedaliero.
In particolare, le nuove iniziative Andrea Bocelli Foundation per garantire un’educazione e un’istruzione inclusiva e di qualità a tutte le bambine e i bambini e ai giovani studenti saranno destinate a creare una biblioteca di devices, in grado di garantire ai bambini e ai ragazzi le condizioni per mantenere le relazioni con i propri compagni e gli insegnanti, anche a distanza; elaborare la piattaforma per l’Abf Lab, che offrirà l’accesso a una ricca selezione di contenuti educativi; formare e inserire all’interno dell’organico docente della figura dell’atelierista digitale, un bibliotecario 4.0 specializzato nell’impiego delle nuove tecnologie per l’educazione che, in team con il gruppo di lavoro Abf, promuoverà nuove e trasversali prospettive di utilizzo degli strumenti tecnologici per i bambini e i ragazzi, supportando insegnanti e famiglie nel migliore utilizzo di questi dispositivi.
Il progetto – che rappresenta una innovazione significativa sul piano della promozione delle nuove tecnologie per l’innovazione didattica – ha la finalità di creare e mantenere le condizioni che rendano i device veri e propri strumenti a sostegno, integrazione e arricchimento dei processi di apprendimento.