La Borsa di Milano ha chiuso in ribasso: l’indice Ftse Mib si è fermato a 19.847 punti (-1,44%). L’All Share ha terminato a -1,36% (21.667 punti). Nel listino principale spicca Diasorin che perde l’8,65% toccata dai realizzi, mentre in un’intervista il ceo ha spiegato che «finché in Italia non ci saranno regole chiare sul biotech, non faremo più ricerca clinica». Per Recordati un calo del 2,27%. L’unico rialzo importante è di Telecom Italia (+3,42%) che ha ufficializzato l’accordo con Tiscali.
I principali mercati azionari europei hanno concluso tutti leggermente in negativo: Londra ha segnato un ribasso finale dello 0,65%, Parigi dello 0,64%, Francoforte un calo dello 0,71%.
Wall Street invece ha aperto positiva dopo la svolta della Fed: al termine di un lungo periodo di revisione della sua politica monetaria, la banca centrale americana apre alla possibilità di lasciare i tassi bassi anche se l’inflazione supera il 2%.
In calo le quotazioni del petrolio: il Wti viene venduto a 43,06 dollari al barile (chiusura precedente 43,39). L’ultimo prezzo del Brent è di 45,22 dollari al barile (45,64 la chiusura)
Nei cambi prevale la cautela sull’euro-dollaro Usa, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,14% a 1,181.
Sui livelli della vigilia lo spread con il Bund tedesco, che si mantiene a +143 punti base, con il rendimento del Btp decennale italiano che si posiziona all’1,00%.