Chiusura in ribasso per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,36% a 19.695 punti. L’All share ha terminato a -0,34% a 21.526 punti. Tra i ribassi più pesanti c’è Saipem (-3,5%), che ha pagato anche il taglio di rating da parte degli analisti di Bernstein, secondo cui il portafoglio è troppo rischioso e Pirelli (-1,95%). In rialzo Cnh Industrial (+1,62%). Sui comparti pesano le incertezze sui rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Le parole di Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia e delle Finanze, non hanno sortito un effetto rimbalzo: «Siamo di fronte alla più significativa contrazione del Pil della storia del nostro Paese – ha detto – ma tutti gli indicatori degli ultimi mesi ci dicono che ci sono le condizioni, e i primi dati hanno sorpreso positivamente gli osservatori, per avere un terzo trimestre di fortissimo rimbalzo e una chiusura dell’anno non lontano dalle previsioni originali che il governo aveva dato».
Mercati azionari europei in leggero ribasso: Londra ha chiuso in calo dello 0,29%, con Parigi che ha perso lo 0,30% finale e Francoforte lo 0,51%.
In calo le quotazioni del petrolio, con il Wti che segna 41,5 dollari al barile (42,82 la chiusura precedente). Il Brent scende a 43,67 dollari al barile (chiusura precedente 44,9)
Nei cambi, in ribasso l’Euro-Dollaro Usa, che accusa una flessione dello 0,73%.
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco ha concluso in aumento a 145 punti base (+2,33%). Il rendimento è a +0,94%.