Inaugurate questa mattina nel cimitero di Staglieno quattro panchine in stile “vecchia Genova”, realizzate con il contributo di Asef, l’azienda di onoranze funebri del Comune di Genova, della famiglia Rubbi-Longo e della “Generale pompe funebri” per ricordare le 43 vittime del ponte Morandi.

Erano presenti, tra gli altri, Franco Rossetti e Maurizio Barabino, rispettivamente direttore procuratore e amministratore unico della partecipata comunale, l’assessore ai Trasporti Matteo Campora insieme ad altri membri della giunta del Comune, la professoressa Clara Rubbi, Rosanna Spigo, direttore della Generale pompe funebri, ed esponenti dell’associazione “Ambiente energia al quadrato” – composta da ex dipendenti comunali – che ha ideato il progetto.
“In ricordo delle vittime del ponte Morandi”. Questa l’iscrizione riportata su due targhe bronzee apposte da Asef su due delle quattro panchine, collocate presso il Pantheon di Staglieno, luogo di sepoltura delle eccellenze della storia genovese. Le altre due panchine, con le targhe della Generale e della famiglia Rubbi-Longo, completano l’arredo del viale Perrone.

«Mancano pochi giorni all’anniversario della tragedia del ponte Morandi – ha spiegato Rossetti, – ci sembrava doveroso compiere questo gesto di rispetto verso i caduti e lo abbiamo fatto nel luogo più indicato in città. Siamo stati invitati a sponsorizzare questa iniziativa e abbiamo immediatamente accettato e cercato di conferirle un particolare significato». Barabino, a margine della cerimonia, ha sottolineato che «l’azienda da sempre è impegnata nel recupero dei cimiteri cittadini e a questo scopo conferisce al Comune ogni anno circa trecentomila euro dei propri utili». La partecipata comunale ha inoltre attivato un fondo sociale di centomila euro all’anno per progetti di conclamato valore pubblico in ambito urbano, da cui sono stati drenati i fondi anche per i nuovi arredi del Pantheon dedicati ai caduti del Morandi.

Rosanna Spigo e Clara Rubbi hanno sottolineato l’importanza dell’iniziativa per la memoria storica della città e per la vicinanza delle istituzioni alla società.