È stato firmato il documento per le modalità attuative del protocollo anti-Covid che era stato sottoscritto lo scorso 14 aprile tra governo e organizzazioni sindacali di categoria e del comparto sanità per prevenire la diffusione del Covid negli ambienti di lavoro sanitari.
Ne dà notizia la vicepresidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Sonia Viale dopo l’approvazione in giunta che segue l’insediamento a livello regionale del comitato per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della sanità e dei servizi socio-assistenziali.
Le linee operative rientrano in un percorso di confronto articolato con le organizzazioni sindacali che ha riguardato dapprima il riconoscimento dei premi ai lavoratori e poi questo documento che era già predisposto ed al quale mancavano solo le sottoscrizioni.
L’obiettivo è quello di fornire ulteriori indicazioni operative per incrementare l’efficacia delle misure anti-Covid negli ambienti di lavoro sanitari, nel caso di un eventuale ritorno dell’epidemia.
Tra le azioni che sono state individuate: la trasmissione al comitato per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della sanità e dei servizi socio-assistenziali di tutte le delibere di Alisa, Regione e Aziende sanitarie relative alla riorganizzazione della rete socio-sanitaria; una rigorosa separazione tra percorsi Covid e non Covid informando tutte le organizzazioni sindacali sulle proposte di riorganizzazione della rete; la trasmissione al comitato, ogni settimana, dei report relativi al monitoraggio dell’andamento epidemiologico della patologia del Covid – 19; la trasmissione al comitato dei dati relativi alle assunzioni effettuate per l’emergenza divisi per azienda e per mansione; la valutazione, in sede di Comitato, dei piani di fabbisogno a garanzia di dotazioni ottimali di personale e di dispositivi di protezione individuale e loro distribuzione per gli operatori sanitari e dei comparti non sanitari e in generale alla popolazione; la tempestiva informazione dei calendari di sorveglianza sanitaria disposti (test sierologici e tamponi) a operatori del servizio sanitario regionale e alle altre categorie di lavoratori pubblici e privati addetti a servizi inderogabili. Oltre alla predisposizione di sedute per la valutazione dei dati e la verifica delle azioni concordate.