«Una delle chiavi di successo del nostro intervento è stata l’applicazione di concetti di modularizzazione, già conosciuti in altri mercati come l’oil&gas, grazie ai quali è stato possibile movimentare strutture di grandi dimensioni e del peso fino a 2.000 tonnellate sollevandole e posizionandole a 50 metri di altezza. Abbiamo messo in campo tutte le nostre competenze di ingegneria e logistica: dal project management, all’ingegneria per spedizioni marittime, dai trasporti eccezionali, al montaggio fino alle grandi movimentazioni e sollevamenti». Lo ha dichiarato Fabio Belli, amministratore delegato di Fagioli, società di engineering leader a livello internazionale nei trasporti e movimentazioni speciali, impiantistica e spedizioni con sede centrale a Reggio Emilia, che ha partecipato sia alla demolizione del vecchio viadotto sia alla costruzione del nuovo ponte Genova San Giorgio.
«Si tratta di una modalità di lavoro – ha precisato Belli – che consente una maggiore efficienza costruttiva, una velocizzazione delle operazioni e, attraverso una riduzione dei tempi di lavoro in quota, un ulteriore innalzamento dei livelli di sicurezza in cantiere. Un metodo che potrebbe dare in futuro un grande contributo al settore delle infrastrutture».
Fagioli è stata una dei partner primari del consorzio “PerGenova” (Salini Impregilo – ora Webuild – e Fincantieri Infrastructure), ricevendo da Fincantieri Infrastructure l’incarico per le operazioni di trasporto, movimentazione ed installazione delle nuove sezioni del ponte “Genova San Giorgio”.
L’azienda emiliana ha trasportato via mare e su strada tutti gli elementi che compongono il ponte, 237 sezioni con un peso compreso tra le 56 e le 89 tonnellate che, una volta sbarcate nelle banchine del porto di Genova, sono state trasferite nel cantiere del nuovo ponte con mezzi speciali, attraverso percorsi dedicati. 60 trasporti sono stati eseguiti di notte per non impattare sulla viabilità cittadina. I vari componenti sono stati assemblati a terra e posizionati sotto le pile in cemento ar#mato prima di essere sollevati e posizio#nati a 50 metri di altezza. Per movimentare le campate più grandi, lunghe 100 metri e del peso di circa 2.000 tonnellate ciascuna, sono stati utilizzati carrelli speciali, mentre i sollevamenti sono stati eseguiti con sistemi strand jacks e gru cingolate della portata massima di 1.250 tonnellate. Le operazioni sono state effettuate da personale specializzato che ha lavorato in doppio turno, sette giorni su sette, con una presenza giornaliera di circa 30-40 operatori.
Fondata nel 1955 a Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia), Fagioli spa è l’unica realtà su scala globale in grado di offrire al cliente un servizio completo a copertura dell’intera catena logistica, dal trasporto ai progetti di sollevamento. L’azienda è attiva principalmente nei settori oil & gas, civile, energia, cantieristica navale, industria mineraria, e salvataggio e dispone di una delle più grandi flotte di mezzi al mondo per eseguire qualsiasi tipo di trasporto e sollevamento eccezionale.
Dal 2017 nel portafoglio del fondo di investimento QuattroR, Fagioli opera attraverso l’headquarter di S.Ilario d’Enza (Reggio Emilia) e gli hub di Singapore e Houston (Texas), contando 14 società operative in tutti i continenti e impiegando complessivamente oltre 600 dipendenti nel mondo. Il fatturato 2019 è stato pari a circa 200 milioni di euro (+40% sul 2018) di cui circa l’85% all’estero.