A Genova è in crescita “Da Chicco a Chicco”, il programma di Nespresso, azienda pioniera nel segmento del caffè porzionato di alta qualità, per la raccolta e il riciclo delle capsule esauste in Italia.
Nel 2019 a Genova il progetto ha permesso di recuperare, grazie alla collaborazione con Amiu, ben 65.700 kg di capsule in alluminio, segnando una crescita del 20,9% rispetto all’anno precedente.
Nato nel 2011 grazie a una convenzione, rinnovata a gennaio 2018, con Cial (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e Cic (Consorzio Italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” è l’espressione concreta dell’impegno di Nespresso in Italia per la creazione di una tazzina di caffè a impatto positivo.
Il programma, su cui Nespresso ha investito a oggi oltre 6 milioni di euro, permette ai consumatori di riconsegnare le loro capsule esauste nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o in alcune isole ecologiche distribuite sul territorio nazionale. Un sistema capillare di 116 punti di raccolta presenti in 69 città italiane, con 17 nuovi punti di raccolta aperti solo nel 2019 per permettere ad un numero sempre maggiore di consumatori di prendere parte al progetto e contribuire al recupero delle capsule. Nel 2019, il progetto ha permesso di recuperare ben 1.335 tonnellate di capsule in alluminio, in crescita del 31% rispetto all’anno precedente.
Le capsule riconsegnate dai consumatori vengono successivamente raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata e inviate per la lavorazione e il recupero presso un impianto in provincia di Brescia, dove l’alluminio viene separato dal caffè. A seguito della separazione dei due materiali, l’alluminio viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti, mentre il caffè viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost, che viene successivamente portato in una risaia in provincia di Novara. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale, riacquistato da Nespresso, viene infine donato a Banco Alimentare della Lombardia – a cui a oggi sono state donate 2 milioni 954 mila porzioni di riso – e a Banco Alimentare del Lazio.