Genova protagonista al Festival Internazionale della Creatività di Cannes – Young Lions (noto internazionalmente come Cannes Lions): l’Italia si aggiudica la medaglia d’argento grazie al lavoro realizzato dal genovese Lorenzo Canazza in coppia con la collega Giulia De Chirico.
Il Festival della Pubblicità di Cannes, che normalmente precede il Film Festival, è una manifestazione che mette in gara i lavori dei talenti creativi di tutto il mondo, con 928 giovani partecipanti dai 18 ai 30 anni, in rappresentanza di 71 Paesi.
Canazza, insieme a De Chirico, ha concorso realizzando una campagna di comunicazione integrata che rispondeva al brief, unico e uguale per tutti i concorrenti, dell’Unwfp (United nations world food programme – divisione delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare). La richiesta era quella di realizzare una campagna che potesse aiutare a ridurre lo spreco di cibo e allo stesso tempo contribuire a porre fine alla fame nel mondo.
Nato a Genova il 12 ottobre 1983, Canazza ha studiato lo scientifico Luigi Lanfranconi di Voltri. «Amavo il mio quartiere – racconta – lì da ragazzo ero appassionato giocatore di tennis, disciplina che poi ho anche iniziato a insegnare ai ragazzini al Tennis Club Voltri. Conseguito il diploma come tutti i giovani di quell’età, ho iniziato a pensare a cosa avrei voluto fare da grande. Certamente continuare la carriera di istruttore di tennis mi stuzzicava tanto. Però, da “fumettaro” incallito, avevo una grande passione per le arti e la creatività. La pubblicità mi interessava molto e la guardavo davvero con interesse in tv insieme a mia madre. Folgorato da uno spot, peraltro vincitore proprio a Cannes, di una utilitari cui piombava sul tetto un elefante, che ho trovato geniale, mi sono detto proviamoci!».
Così il giovane genovese ha si è spostato a Milano per conseguire la laurea triennale in media e pubblicità in un’importante accademia milanese, e già a 21 anni aveva in mano il suo primo contratto di lavoro.
«Devo dire che Milano mi ha accolto bene e stimolato, nonché mi ha offerto opportunità lavorative in linea con quelle che erano le mie ambizioni – continua Canazza – Tutt’oggi lavoro nella città meneghina in una società internazionale che si chiama WeAreSocial».
«Mi piace la pubblicità che abbia un impatto reale e positivo sulle persone, e quindi non solo focalizzata sulla vendita di prodotti», spiega ancora Canazza, che non a caso a Cannes ha vinto con una campagna sociale.