La Ragioneria dello Stato, nel suo parere trasmesso al Mef, esprime «fortissime perplessità» sul rinnovo per 15 anni delle concessioni balneari. (Sul tema leggi qui: )
Tenendo «ferme le criticità della disposizione in relazione alla normativa comunitaria in tema di concorrenza e di proroga automatica delle concessioni”, il tema cruciale per la Rgs è che le modifiche introdotte per emendamento «sono suscettibili di determinare oneri in termini di minori entrate e comunque criticità applicative».
In «mancanza di relazione tecnica, quindi, se ne chiede lo stralcio».
Nella lettera con la quale chiede alla Commissione Bilancio di Montecitorio di rivedere il testo, la Ragioneria manifesta «fortissime perplessità» per la proroga automatica di quindici anni perché «la situazione prospettata nel protrarre lo status quo potrebbe determinare un’ingiustificata compressione dell’assetto concorrenziale del mercato del demani marittimo».
La Corte di Giustizia Europea nel 2016 aveva sentenziato che le concessioni demaniali non possono essere automaticamente rinnovate.
La proroga è stata duramente criticata dal leader di Azione, Carlo Calenda, che su Twitter scrive: «La Ragioneria generale dello Stato esprime “fortissime perplessità”‘ sullo scandalo del rinnovo per 15 anni delle concessioni balneari, senza gara e con canoni ridicoli. Dario Franceschini e Deborah Bergamini, aspettate la procedura d’ infrazione UE o ritirate da voi questo schifo? »
Legambiente e Touring Club Italiano in una nota congiunta dichiarano: «È un insopportabile teatrino, un déjà-vu l’ ennesima messa in scena di un tentativo che, come i precedenti, andrà a infrangersi contro gli scogli della normativa europea cui da anni il nostro Paese avrebbe dovuto adeguarsi».