La pubblicazione del Decreto Legge “Semplificazioni del sistema Italia” in data 7 luglio era attesa con impazienza in Liguria. Tale Decreto prevede, tra le altre, importanti norme in materia di opere pubbliche: alcune di esse (130 in tutto il Paese) vengono sulla carta “sbloccate”, cioè ne vengono accelerati, per quanto possibile, i tempi di cantierizzazione. E la Liguria ha avuto la sua parte, come testimoniano le numerose opere incluse in questa lista (clicca qui http://liguria.bizjournal.it/2020/07/decreto-semplificazioni-tutte-le-opere-sbloccate-in-liguria/). Opere, è bene ricordare, su cui la Liguria in taluni casi contava da svariati decenni.
Ce ne parla Raffaella Paita, deputata Ligure di Italia Viva, che ha collaborato alla stesura della bozza definitiva, da approvare “salvo intese”
In cosa consiste nella pratica il decreto?
«Il decreto vuole velocizzare le opere agendo con due modalità: la sospensione per un anno del Codice degli Appalti e la nomina di commissari che possano sovraintendere all’iter sia di progettazione sia di realizzazione delle opere, secondo il modello già sperimentato per l’Expo di Milano e per il Ponte Morandi di Genova.
Noi di Italia Viva avevamo proposto nel nostro famoso “Piano Italia Shock” una applicazione più diffusa del “modello Genova” in abbinamento a una riduzione dei tempi tecnici per i ricorsi e una velocizzazione degli iter progettuali. Questo Decreto ci appare come un parziale accoglimento di Italia Shock, in quanto contiene una velocizzazione dei percorsi di progettazione ma non ha ancora una norma sui ricorsi ai Tar. In ogni caso, per il momento possiamo ritenerci parzialmente soddisfatti».
Quali sono le opere della Liguria il cui iter di cantierizzazione o di completamento è stato sbloccato?
«Le opere il cui sblocco è stato approvato sono il raddoppio della Ferrovia Pontremolese, il raddoppio della tratta Finale-Andora della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia, la nuova diga del Bacino di Sampierdarena e il Nodo Ferroviario di Genova. Queste sono le opere principali, la lista completa sarà presente nel successivo allegato che riguarderà le singole opere».
L’ammontare complessivo di questi investimenti in territorio ligure a quanto ammonta indicativamente?
«È difficile fare una stima dettagliata, dal momento che alcune opere risultano attualmente finanziate mentre altre necessitano ancora di finanziamento. Per esempio, il Nodo Ferroviario di Genova, così come il raddoppio della Ferrovia Pontremolese sono stati già finanziati, necessitano ancora di finanziamento il raddoppio ferroviario del Ponente Ligure Finale-Andora (1.500 milioni di stima) e la Diga Foranea del Bacino di Genova Sampierarena (fabbisogno stimato 1 miliardo)».
Sono state dimenticate delle opere a suo giudizio?
«Credo che le opere prioritarie siano state tutte considerate in questo Decreto».
Questo lavoro è stato condiviso da tutti i deputati liguri o è solo iniziativa di quelli della maggioranza? Penso in particolare al suo collega Edoardo Rixi, della Lega, il quale molto si è speso per la messa in cantiere di queste opere durante la sua esperienza di Governo.
«Questa è anzitutto un’iniziativa del Governo. Siccome conosco Edoardo Rixi e so quanto sia sensibile sul tema infrastrutture, e siccome lo ritengo una persona ragionevole, immagino che sosterrà queste scelte, anche alla luce delle parole di Salvini, che sostiene la necessità di sbloccare quante più opere pubbliche possibile».
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte pare abbia affermato che i cantieri della Gronda sono pronti a partire a breve. Condivide il suo ottimismo?
«Si, sono contentissima che lo abbia detto, poiché ha dato risposta alle possibili reticenze nel Movimento 5 Stelle e in parte della sinistra che sono sempre stati molto critici nei confronti dell’opera. Sono d’accordo con il presidente Conte e credo che questo renda più facile la discussione sul tema infrastrutturale a livello genovese, chiarendo finalmente le intenzioni del Governo sulla Gronda. E quando noi parliamo di Gronda, intendiamo la Gronda tutta e subito».