A differenza di gran parte delle Regioni d’Italia, il coronavirus in Liguria ha avuto un numero maggiore di diagnosi ad aprile (4.138 casi) invece che a marzo (3.823), nonostante la Liguria sia stata una delle prime regioni ad avere certezza della presenza della pandemia sul proprio territorio. In calo sensibile i casi di maggio (950).
I dati sono contenuti nell’ultimo report dell’Istat legato all’impatto dell’epidemia Covid-19 e realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità.
I decessi nel primo quadrimestre 2020 accertati Covid in Liguria sono stati 1.190, un tasso di mortalità standardizzato ogni 100 mila abitanti di 51,3. Per fare qualche paragone il tasso in Lombardia è di 129,3, in Valle d’Aosta di 94,1, in Emilia Romagna di 64,1 e in Trentino Alto Adige di 57,2. La Liguria quindi è al quinto posto nazionale.
I decessi totali nel primo quadrimestre 2020 nella nostra regione sono stati 9.193 e secondo i dati dell’Istat a marzo l’incremento percentuale per la Liguria rispetto alla media dello stesso periodo 2015-2019 è stato del 54,3%, più alto ancora quello di aprile: +58,4%, il quarto posto a livello nazionale.
Andando a guardare i dati provinciali, il tasso di mortalità per Covid standardizzato per 100 mila abitanti vede Imperia con 59,8 e La Spezia con 47,6. Le due province hanno registrato una variazione percentuale di +65,8% di morti a marzo e di +50,9% ad aprile per Imperia (1.250 decessi nel primo quadrimestre 2020 di cui 186 accertati covid positivi) e di +55,6% a marzo e +34,9% ad aprile per La Spezia (1.249 decessi nel primo quadrimestre di cui 148 covid positivi accertati).
Tasso standardizzato di mortalità: aggiustamento del tasso di mortalità che permette di confrontare popolazioni che hanno distribuzione per età tra loro diverse. Il metodo di standardizzazione diretto per età è quello più utilizzato e consiste nel sommare i tassi che sono calcolati per ogni specifico gruppo di età su una popolazione di struttura standard (in questo caso la popolazione italiana al censimento 2011).
Il tasso di mortalità per Covid standardizzato è inferiore nella provincia di Savona: 45,1 per 100 mila abitanti. I morti nel primo quadrimestre sono stati 1.598, di cui 193 covid positivi accertati. La percentuale di incremento di mortalità segna un +39,3% a marzo e un +43,2% ad aprile.
Per quanto riguarda Genova, che viene considerata provincia a media diffusione dell’epidemia, i morti nel primo quadrimestre 2020 sono stati 5.096, di cui 663 accertati Covid. Il tasso di mortalità standardizzato è di 52,3. L’incremento della mortalità è notevole ad aprile: +71,5%, mentre a marzo era già un +56,1%. L’analisi in questo caso comprende 88,1% dei Comuni e il 96,5% della popolazione.
L’Istat ipotizza una spiegazione sul fatto che Genova faccia numeri elevati nonostante sia considerata provincia a media diffusione: i dati possono variare a seconda della diversa strategia nell’effettuare la diagnosi microbiologica estensivamente o meno alla popolazione, così come la concentrazione eterogenea dell’epidemia in classi di età ad alta mortalità.