822 milioni di euro di risultato netto, forte incremento dei ricavi a quota 13,78 miliardi di euro (+12,6%), ebita a 1,25 mld euro, in crescita rispetto a 1,12 mld del 2018, ed ebit pari a 1,153 mld (+61,3% sul risultato del 2018). Sono alcuni dei principali dati economico-finanziari del bilancio 2019 di Leonardo, approvato nel corso dell’assemblea degli azionisti, riunitasi oggi a Roma.
L’assemblea ha anche deliberato per il pagamento di un dividendo pari a 0,14 euro per azione. Il dividendo sarà posto in pagamento dal 24 giugno 2020, con record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo) 23 giugno e previo stacco della cedola n. 11 il 22 giugno.
Tornando ai risultati di bilancio, la sensibile crescita dell’ebita si deve, comunica la società, al “miglioramento registrato nell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza, negli Elicotteri e nelle Divisioni dell’Aeronautica”. Gli ordini si attestano sui 14,1 miliardi di euro, con tutti i settori di business in crescita a esclusione del segmento elicotteri, sul quale aveva inciso, nel dato del 2018, l’acquisizione dell’ordine NH90 Qatar per circa 3 miliardi. Il portafoglio ordini è pari a 36,5 miliardi di euro, con un incremento del 1,1% sul 2018. Free operating cash flow positivo per 241 milioni di euro (336 mln nel 2018), indebitamento netto di gruppo si attesta sui 2,847 miliardi, in crescita rispetto ai 2,351 miliardi del 2018.
Alla luce di tali risultati, la società comunica che “il percorso di crescita previsto dal piano industriale trova piena realizzazione nel 2019, con risultati in linea o superiori rispetto agli obiettivi prefissati”. Il risultato netto del periodo, in sensibile incremento rispetto all’anno precedente, “beneficia della forte crescita del risultato operativo, dei minori oneri di ristrutturazione, della riduzione dell’ammortamento di attività derivanti da Purchase Price Allocation, oltre che degli effetti derivanti dalla transazione con Hitachi, classificati nel risultato delle “Discontinued operations”.
Inoltre, l’indebitamento netto di gruppo del 2019 “include l’effetto dell’adozione del principio contabile Ifrs 16 sui contratti di leasing per 451 milioni (458 mln alla data di prima iscrizione), il pagamento dei dividendi (81 milioni), nonché l’acquisizione di Vitrociset (110 mln, inclusivo della posizione finanziaria netta della società acquisita di 63 mln) e di altre partecipazioni minori. Al netto di tali fenomeni l’ammontare dell’indebitamento netto di gruppo sarebbe rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2018”.
Per quello che riguarda l’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del coronavirus, gli effetti prodotti sullo svolgimento del lavoro della società impongono di “sospendere le previsioni per l’esercizio 2020 formulate a marzo nell’ipotesi di assenza di Covid-19”. Leonardo precisa che lo stato di incertezza sulla gravità e la durata della pandemia e delle misure di contenimento del contagio, nonché degli impatti sul tessuto produttivo, economico e sociale dei numerosi Paesi in stato di parziale o totale lockdown in cui il gruppo opera, “non permette allo stato attuale una quantificazione degli effetti sull’andamento del gruppo nel 2020“.
Visto comunque il portafoglio ordini dell’azienda e l’andamento commerciale registrato nel primo trimestre, il cda “ritiene che quanto stia accadendo non modifichi le prospettive di medio-lungo periodo del gruppo“.
Il cda, riunito per la prima volta sotto la presidenza di Luciano Carta, ha confermato a.d. Alessandro Profumo e conferito a Carta, al quale spetta la rappresentanza legale della Società e la firma sociale ai sensi di legge e di Statuto, alcune attribuzioni relative a “Sicurezza di Gruppo”, “Group Internal Audit”, attuazione delle regole di governo societario con riguardo all’integrità dei comportamenti aziendali e al contrasto alla corruzione e “Rapporti istituzionali” (da esercitarsi in coordinamento con l’amministratore delegato).
Profumo, in linea con l’assetto precedente, ha tutte le relative attribuzioni per la gestione unitaria della Società e del Gruppo, con esclusione di specifiche attribuzioni che il consiglio, oltre a quelle non delegabili a norma di legge, ha riservato alla propria competenza.
I consiglieri sono Carmine America, Pierfrancesco Barletta, Dario Frigerio, Patrizia Michela Giangualano, Paola Giannetakis, Federica Guidi, Maurizio Pinnarò, Ferruccio Resta e Marina Rubini