La Borsa di Milano ha aperto in forte calo. L’indice Ftse Mib segna -3,02 per cento. Nessun titolo in rialzo, tenendo conto che Fincantieri non fa prezzo (+40% teorico) dopo maxi commessa Usa. Atlantia -6,29%, giù anche i petroliferi: Tenaris -4,75%, Eni -4,41%.
Molto deboli anche le piazze europee a causa delle tensioni Usa-Cina: Francoforte -2,6%, Parigi -3%. Limita i danni Londra (-0,8%).
Seduta pesante nei mercati asiatici. Con Tokyo e le borse cinesi oggi chiuse per festività ad accusare il colpo è Hong Kong, in caduta (-4% a seduta ancora in corso).
Partenza di settimana in forte calo per il prezzo del petrolio. Il greggio Wti del Texas lascia sul terreno il 7% a 18,3 dollari, annullando i rialzi degli ultimi tre giorni guidati da alcuni segni di un ritorno dei consumi e dai tagli alla produzione. Male anche il Brent (-2,3% a 25,81).
Nei cambi partenza debole per l’euro. Sui mercati la moneta unica scambia a 1,092 dollari (-0,49%). In Asia lo yen passa di mano a 116,73 (-0,41%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in aumento a 239 punti base. Il rendimento è a +1,83%.