Cgil Cisl e Uil sono usciti insoddisfatti dalla riunione di ieri in Regione Liguria con il comitato per la sicurezza in Sanità, alla presenza dell’assessore alla Sanità, politiche sociali e sicurezza Sonia Viale.
A oggi non ci sono sul tavolo i soldi per rispondere in maniera dignitosa al rischio cui i lavoratori sono stati esposti. Neanche per quei mille euro extra annunciati dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Con un banale conteggio sugli operatori del servizio sanitario regionale impegnati sul Covid, si arriverebbe facilmente a una cifra intorno ai 15-16 milioni di euro. I 6,7 milioni di euro attualmente a disposizione sono quelli fin qui stanziati dal governo (anch’essi giudicati insufficienti, peraltro) e serviranno per integrare i Fondi aziendali contrattuali.
“Nel corso dell’incontro – riferiscono i sindacati in una nota – abbiamo nuovamente chiesto l’applicazione di protocolli uniformi sulla sicurezza in tutte le aziende, fornitura dei Dpi idonei a tutti i lavoratori e un’implementazione di indagini epidemiologiche e dei tamponi. A oggi i dati certificano l’esecuzione di test a non più del 13% dei lavoratori e, poiché comunque più di un quinto dei testati risulta positivo al Covid, abbiamo chiesto di allargare l’indagine a tutti gli operatori sanitari e socio sanitari.
La Regione si è impegnata a fornire in tempi brevi tutti i dati aggiornati e chiari.
Per garantire la sicurezza anche durante le “fasi” successive, viene ritenuto necessario anche organizzare la rete sanitaria e socio sanitaria in modo da evitare un nuovo congestionamento degli ospedali; oltre a una riorganizzazione chiara degli spazi Covid e no-Covid. Il dato incontrovertibile è che occorrono nuove assunzioni.
I lavoratori sono stremati e con le assunzioni fin qui effettuate non si arriva a coprire neppure il numero di coloro che si sono ammalati; in questo modo non si riesce neppure a garantire adeguati turni di riposo a chi da due mesi si trova in prima linea.
Le carenze, già esistenti e denunciate dai sindacati prima dell’emergenza Covid, “si dimostrano ora nella loro più scottante realtà”.
Cgil, Cisl e Uil sottolineano che mancano circa la metà dei Gsat (Gruppi strutturati di assistenza territoriale) che dovevano essere costituiti.
Fulvia Veirana, Paola Bavoso, Alfonso Pittaluga, i segretari regionali per la liguria di Cgil, Cisl e Uil, si augurano che le promesse vengano mantenute: “In caso contrario non firmeremo alcun accordo al ribasso, che neghi la dignità dei sacrifici che queste persone stanno facendo”.