Proseguono i lavori appaltati dalla Città Metropolitana di Genova sui cantieri che interessano le strade provinciali.
Come indicato nell’allegato al dpcm 22 marzo 2020, anche in questo periodo di emergenza sanitaria possono continuare le attività rientranti nel Codice Ateco 42 Ingegneria Civile, ovvero relativi alla costruzione di strade, ferrovie, linee metropolitane, ponti e gallerie. Nel caso del territorio della ex Provincia di Genova, per quanto riguarda le opere stradali, si tratta di una decina di cantieri aperti.
«Stiamo molto attenti al rispetto delle nuove norme inerenti alla sicurezza epidemiologica tra gli addetti − dichiara Franco Senarega, consigliere delegato alla viabilità della Città Metropolitana − e pur nella difficoltà oggettiva legata al reperimento dei materiali e alla limitata operatività degli stessi tecnici in ossequio ai regolamenti a oggi in essere, diverse opere non hanno evidenziato ritardi eccessivi».
«Sono ancora tanti i cantieri aperti contemporaneamente in diverse aree geografiche del nostro territorio ma, grazie anche al traffico decisamente ridotto, stiamo riuscendo a ottimizzare l’operatività. Ricordo, tra gli altri, i cantieri sulla sp 28 di Pievetta (nelle foto) nel Comune di S. Stefano d’Aveto, dove stiamo procedendo alla messa in sicurezza di un ponte, la ricostruzione del tratto crollato a inizio dicembre sulla sp 15 del Brugneto nel Comune di Propata, le opere su manto stradale e cordoli della sp 333 di Uscio che congiunge Recco a Gattorna, e poi ancora lavori sulla sp 22 di Tribogna, sp 71 di Livellato, sp 38 di Novano, sp 32 di Leivi, sp 58 di Crocetta, sp 42 di Romaggi e sp 12 di Nenno».
«A completamento di quanto elencato sopra − conclude Senarega − voglio anche ricordare che sono in corso indagini geognostiche su alcune strade, pertanto non solo gli operai delle ditte specializzate ma anche diversi tecnici di Città Metropolitana sono all’opera sulle provinciali, ovviamente con le dovute cautele, comunque senza fermarci, perché con l’arrivo della bella stagione molti interventi possono essere affrontati più agevolmente, preparando le direttrici più importanti per quando il traffico tornerà finalmente a normalizzarsi».