Le Borse europee chiudono in rosso una seduta nervosa, caratterizzata da alti e bassi, da un lato spinte dall’impegno della Commissione europea a mobilitare 25 miliardi tramite fondi europei, dall’altro frenato dal calo oltre il 3% degli indici di Wall Street e dal nuovo ribasso del petrolio.
Parigi segna -0,57%, Francoforte -0,35%, Londra -1%, Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 19.480,78 punti (+0,22%) e Ftse Mib a 17.928,64 punti (+0,33).
In diminuzione lo spread Btp/Bund, attestato su 211 punti base (variazione-6,44%, rendimento Btp 10 anni +1,36%, rendimento Bund 10 anni -0,75%) da 225 pb della chiusura precedente.
A Piazza Affari bene le banche (Banco Bpm +7,65%, Ubi +6,08%), grazie alle misure a sostegno del sistema finanziario attese dalla Bce, e Diasorin (+8,24%), dopo che la società ha sottolineato che il test per la diagnosi rapida del Coronavirus a cui il gruppo sta lavorando potra’ generare ricavi per 5-10 milioni al mese.
È tornato in calo il petrolio, con il taglio delle stime sulla domanda da parte dell’Opec e l’ipotesi di un aumento della produzione in Arabia Saudita: il Wti ad aprile cede il 3,3% a 33,33 dollari, e il Brent a maggio cala del 2,6% a 36,2 dollari.
Sul mercato valutario, l’euro vale 1,126 dollari (1,131 in avvio e 1,323 ieri), mentre contro yen vale 118,222. Il dollaro/yen e’ a 104,99.