Un negoziato faticoso e complesso, durato circa due anni, si è concluso: l’Associazione nazionale imprese trasporti automobilistici ha sottoscritto con riserva, insieme ad altre associazioni dell’autotrasporto, il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Revocato lo sciopero proclamato per l’11 e il 12 dicembre.
L’accordo prevede importanti modifiche normative: è stata introdotta sia la possibilità di utilizzo del lavoro a chiamata eliminando il divieto, sia una apposita normativa sull’assenteismo per penalizzare comportamenti scorretti da parte dei lavoratori, inserita anche la settimana mobile funzionale per una maggiore flessibilità per l’azienda in termini di orario di lavoro degli autisti. Per il personale fisso si è passato all’orario settimanale, per incentivare l’assunzione di neopatentati e neo-assunzioni in genere; la norma responsabilizza maggiormente i dipendenti sui danni provocati.
Inoltre, è stata definita una nuova classificazione per il personale: otto differenti profili lavorativi al posto dei precedenti tre, a cui è stata associata una nuova scala parametrale autonoma e funzionale.
Il nuovo contratto scade il 31 dicembre 2019.
L’accordo prevede un aumento, a regime, pari a 108 euro per la qualifica 3 super dei lavoratori al servizio negli uffici e negli impianti fissi e della nuova qualifica 3B del personale viaggiante.
L’aumento sarà rateizzato in quattro tranche e, prima dell’erogazione dell’ultima rata è prevista specifica verifica delle condizioni economiche del settore.
Inoltre è stato stabilito il pagamento di una tantum di 300 euro (da erogare in due tornate) per coprire una carenza contrattuale che va da gennaio 2016 a gennaio 2018.
Non è stata toccata l’indennità di trasferta che resta invariata. I 108 euro (da riparametrare) saranno erogati così: 25 euro dal 1/02/2018; 25 euro dal 1/10/2018; 25 euro dal 1/05/2019; 33 euro dal 1/10/2019. Una tantum: 200 euro al 1/3/2018; 100 euro all’1/11/2018.