«Passare dalla cultura dell’emergenza alla cultura della prevenzione», commenta Luca De Michelis, presidente di Confagricoltura Liguria, in riferimento alla perturbazione che ha colpito anche la Liguria nell’ultimo fine settimana.
«Il rischio – spiega – è che queste alternanze di siccità e forte piovosità aumentino. Oggi basta girare per le nostre campagne per rendersi conto che gli alvei sono pieni di vegetazione, i canali sporchi e laddove si interviene lo si continua a fare alzando eventualmente gli argini dei canali, senza preoccuparsi di “dragare”, in un certo senso, il fondo degli stessi. Basterebbe che i Comuni, competenti in materia in parte ancora con le “ex province”, applicassero alla lettera la normativa approvata dalla Regione Liguria nel luglio 2016».
Secondo De Michelis, «si tratta di una notevole innovazione e un’opportunità per i Comuni di realizzare gli interventi strutturali e di manutenzione di propria competenza, riducendo gli oneri a carico dei propri bilanci: secondo le nuove norme i Comuni hanno la competenza sugli interventi di manutenzione dei corsi d’acqua e di rimozione dei sedimenti prevedendo, invece del pagamento diretto dell’appaltatore, la consegna del materiale estratto che potrà essere riutilizzato dall’azienda in questione. Si tratta di una notevole innovazione che deve essere però applicata: i nuovi criteri di rimozione dei sedimenti dagli alvei dei fiumi non vengono spesso adottati. Abbiamo scritto oggi – prosegue De Michelis – all’assessore Giampedrone chiedendo un incontro per concertare con il suo assessorato tutte le azioni spendibili affinché, finalmente, la legge venga applicata. Noi, in questi giorni, abbiamo intrapreso un’azione di forte sensibilizzazione di tutti i Comuni liguri sul tema. La speranza di Confagricoltura è quella che, almeno su questo, si faccia davvero prevenzione per poi non ritrovarsi a disperarsi dopo».