Via libera del cda di Banca Carige a un aumento di capitale da 560 milioni di euro, la proposta dovrà essere approvata dall’assemblea degli azionisti. Il semestre si è chiuso con una perdita di 154,9 milioni.
Il consiglio, si legge in una nota, “ha approvato la proposta, previo rilascio delle necessarie autorizzazioni, da sottoporre all’assemblea degli azionisti di prossima convocazione, da esercitarsi entro e non oltre i 131 dicembre 2017, per aumentare a pagamento, anche eventualmente in via inscindibile, con diritto d’opzione e/o con esclusione del diritto d’opzione in una o più volte, anche per singole tranche, il capitale sociale mediante emissione di nuove azioni ordinarie per un importo massimo complessivo di 560 milioni, di cui una tranche per un importo massimo di 60 milioni eventualmente da destinarsi a una o più categorie dei portatori dei titoli subordinati che abbiano aderito ad una possibile operazione di liability management».
Il consiglio di amministrazione ha inoltre autorizzato, previo ottenimento delle necessarieautorizzazioni, un’operazione di liability management volta a rafforzare ulteriormente la posizione patrimoniale della Banca che potrà avere ad oggetto lo scambio di alcuni strumenti finanziari subordinati emessi dalla banca sul mercato istituzionale a fronte di un corrispettivo in strumenti finanziari Senior di nuova emissione da parte della Banca stessaInfine, è stato conferito mandato al presidente del consiglio di amministrazione di convocare l’assemblea degli azionisti che presumibilmente potrà tenersi nella seconda metà di settembre, anche tenuto conto delle tempistiche connesse all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni.
Carige ha chiuso il semestre con una perdita di 154,9 milioni. Nel corso dei semestre la banca ligure ha perfezionato la cessione di sofferenze lorde assistite da garanzia statale (Gacs) per 938,3 milioni. Il risultato economico netto del trimestre di pertinenza della capogruppo, negativo per 113,8 milioni sconta, oltre alla perdita di 66,0 milioni derivante dalla cessione Gacs, gli oneri connessi alla strutturazione dell’operazione (3,6 milioni), la svalutazione del valore di bilancio del Fondo Atlante (7,2 milioni) e accantonamenti al Fondo rischi e oneri
riconducibili alle garanzie concesse nell’ambito del contratto di cessione delle compagnie assicurative (14,5 milioni), al netto dei quali il risultato netto è pari a -48,1 milioni. Il risultato netto semestrale si attesta a -154,9 milioni.
L’indicatore di solidità patrimoniale Cet1 Ratio phased-in è pari al 10,3% e include laperdita derivante dalla cessione Gacs, il cui effetto positivo sugli asset ponderati per il rischio, pari a circa 10 bps, si manifesterà nel corso del prossimo trimestre. Il Cet1 Ratiorisulta al di sopra dei limiti regolamentari e della soglia minima del 9% che la Bce ha richiesto in sede di SREP per il 2017, ma al di sotto della soglia raccomandata (che include anche la Pillar 2 Capital Guidance) pari all’11,25%. Le azioni di rafforzamento patrimoniale previste dalle nuove linee guida strategiche consentiranno il ripristino del livello raccomandato. Il Leverage Ratio è pari al 6,5%1 confermandosi fra i più elevati del sistema.