Borsa di Milano positiva in controtendenza rispetto agli altri listini europei, grazie al traino dei titoli bancari che beneficiano ancora della conclusione dell’operazione banche Venete da parte di Intesa Sanpaolo e di Mediaset nel giorno dell’assemblea per approvare il bilancio. Una spinta è venuta anche dal fatto che sia l’agenzia di rating Standars and Poor’s, sia il Centro Studi di Confindustria hanno rivisto al rialzo le stime di crescita per il pil di quest’anno, portandole rispettivamente al +1,2% e +1,3%. Brillante la performance di Fincantieri (+7,15%), in seguito alle dichiarazioni dell’a.d. Giuseppe Bono. Ieri a Pordenone Bono ha annunciato che entro luglio ci saranno le condizioni per decidere sulla chiusura definitiva degli accordi per l’acquisizione dei cantieri di Stx France a Saint-Nazaire, in Francia. Inoltre Kepler Cheuvreux ha alzato la raccomandazione su Fincantieri da hold a buy, con prezzo obiettivo che passa da 0,9 a 1,1 euro. Il titolo entra nella Selected List europea sulle small e mid cap della casa d’affari. “Siamo confortati dal pricing più forte e dalla riduzione del rischio del portafoglio ordini. Crediamo che gli obiettivi 2018-2020 possano essere battuti e che saranno aumentati. Noi miglioriamo le nostre stime di Eps 2017-2019 del 10%”, spiegano gli analisti. In caso l’operazione Stx France, come sembra, vada a buon fine il fair value sul titolo per Kepler Cheuvreux salirebbe a 1,2 euro.
Milano ha chiuso con Ftse Italia All-Share a 23.260,77 (+1,09%) e Ftse Mib a 21.047,80 (+1,24%), Londra segna -0,63% a 7.387,80 punti, Francoforte -0,19% a 12.647,27 punti e Parigi – 0,11% a 5.252 punti.
Tra i bancari bene Unicredit (+4,1%), Finecobank (+3,7%), Intesa (+2%), Banco Bpm (+2,4%), Banca Mediolanum (+2,5%), Bper (+0,9%), Carige (+2,18%). Hanno guadagnato le Ubi (+0,85%), dopo che si è ‘ chiuso con successo l’aumento di capitale da 400 milioni di euro
Mediaset +2,6%). In terreno positivo anche Buzzi Unicem (+2,6%), Telecom (+1,7%) ed Exor (+1,7%).
In rialzo i titoli legati al petrolio con Saipem (+1,2%), Snam (+0,5%) ed Eni (+0,3%). In controtendenza Italgas che cede lo 0,4%.
Sul fronte dei cambi, l’euro, dopo essersi spinto fino al top di 16 mesi sul dollaro a 1,1391 dollari, si è portato a 1,1355 dollari (ieri a 1,1292). La divisa è inoltre scambiata a 127,34 (da 126,16), mentre il dollaro/yen è pari a a 112,14.
Il petrolio ha invertito rotta dopo il dato sulle scorte americane, che nell’ultima settimana sono aumentate. D’altra parte sono calati gli stock di benzina. Così il wti, contratto con consegna ad agosto, sale dello 0,95% a 44,66 dollari al barile.