Amiu ricomincia con il ritiro degli ingombranti a domicilio dopo la pausa forzata a causa della bufera giudiziaria che ha coinvolto la Switch, azienda che si occupava del servizio.
Da lunedì 8 maggio si torna alla piena operatività con la cooperativa sociale onlus Archimede di Scarperia e San Pietro di Firenze, che si è aggiudicata la gara per due anni (valore 1,5 milioni) e impiegherà i 15 lavoratori ex Switch e Giglio, come previsto dalla clausola sociale di salvaguardia
In pochi mesi sono state rimosse dalle strade oltre 375 tonnellate di rifiuti ingombranti e oggetti voluminosi in genere e più di 57 tonnellate di Raee: in prevalenza mobili, grandi elettrodomestici, sanitari, materassi ecc. e piccoli apparecchi elettrici ed elettronici (televisori, computer, giocattoli e cellulari). L’intervento straordinario è andato avanti senza interruzioni, per recuperare e valorizzare il decoro urbano, in collaborazione con tre cooperative sociali.
«La città attendeva da mesi la riattivazione di un servizio – commenta l’assessore all’ambiente del Comune di Genova Italo Porcile – così prezioso per i cittadini e per l’ambiente. In un momento di grande difficoltà Comune e Amiu restituiscono ai genovesi la possibilità di smaltire i rifiuti ingombranti con una telefonata. Ora occorre uno sforzo maggiore in termini di informazione e sensibilizzazione, unitamente a controlli e sanzioni più frequenti e più pesanti per chi continua ad abbandonare mobili e materassi sulle nostre strade. Insieme alle nuove isole ecologiche, all’allargamento della raccolta dell’organico, e alle raccolte domiciliari e condominiali, il ripristino del servizio di ritiro degli ingombranti, consente di mantenere la città più pulita, aumentare la differenziata e favorire riuso e riciclo dei materiali. Con il valore aggiunto, in questo caso, di restituire il lavoro a chi lo aveva perduto».
«L’obiettivo in generale è una città più vivibile, pulita e accogliente – spiega Marco Castagna, presidente Amiu Genova – attraverso il ritiro e lo smaltimento dei diversi rifiuti si offre un servizio puntuale contribuendo ad arginare il fenomeno degli abbandoni e delle mini discariche abusive. Un ulteriore motivo di soddisfazione è quello di aver ricollocato i lavoratori che erano occupati nell’appalto precedente e rimasti per molti mesi senza stipendio». Il corretto smaltimento dei rifiuti ingombranti non è comunque solo una necessità, ma un dovere. Chi è sorpreso ad abbandonarli per strada o vicino ai cassonetti è soggetto a una sanzione che può arrivare a 600 euro (e fino a 1.200 euro nel caso di rifiuti pericolosi).
L’utilizzo non cambia e prevede un appuntamento per fissare una data e un orario preciso. Dopo aver prenotato, il rifiuto viene ritirato a casa secondo un costo stabilito per ogni pezzo.
Riprende nello stesso tempo anche il ritiro nel portone, sempre di oggetti voluminosi e ingombranti (massimo tre pezzi). Si tratta di un servizio gratuito attivo in via sperimentale in alcune zone della città: Valpolcevera, Sampierdarena, San Teodoro, Centro Storico, e nelle aree della città coinvolte in progetti di raccolta differenziata Quarto Alto, Colle degli Ometti e Sestri Ponente.
Tutti gli arredi ancora in buono stato vengono recuperati e riciclati alla Fabbrica del Riciclo che Amiu gestisce con la Comunità di San Benedetto al Porto.
Per le famiglie restano disponibili e gratuiti pure i servizi delle isole ecologiche o del camioncino EcoVan, a cui è possibile conferire i propri rifiuti in orari e giorni prestabiliti.
Nei mesi scorsi, a supporto di questi servizi, è stata sviluppata “Clean App”, un’applicazione per dispositivi mobili che oltre alle informazioni su tutti i servizi Amiu, introduce la funzione di localizzazione degli ingombranti abbandonati, trasformando le segnalazioni dei cittadini in partecipazione attiva. Questo servizio, attivato in due Municipi (Ponente e Levante), sarà esteso in seguito sulla base del gradimento ottenuto.