Dal connubio tra incroci tradizionali e tecnologie innovative, all’Istituto regionale per la floricoltura di Sanremo è nata Itala, la nuova varietà di margherita che rende omaggio a Italo Calvino, scrittore fortemente legato alla città dei fiori. È stata presentata questa mattina, nella sala della Trasparenza della Regione Liguria, di cui l’Irf è ente strumentale, ma soprattutto sarà in mostra a Essen, in Germania, dal 24 al 27 gennaio, per il principale appuntamento internazionale del settore agricolo. «Ci auguriamo – spiega Germano Gadina, presidente dell’Irf – che i buyer internazionali accolgano con favore questa nuova varietà di margherita e che questa possa aprire la strada per nuovi percorsi economici ai tanti floricoltori che ancora la coltivano».
Secondo l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai «La fiera di Essen rappresenta una vetrina internazionale strategica per la presenza dei più importanti buyer e operatori del mercato florovivaistico a livello mondiale per i nostri produttori. Quest’anno lo stand della Liguria sarà decisamente di impatto, caratterizzato da un padiglione che saprà valorizzare la produzione florovivaistica ligure e la nuova margherita, che, è proprio il caso di dirlo, sarà il nostro “fiore all’occhiello” di questa edizione».
L’aspetto può sembrare il solito. In realtà questa nuova margherita non solo nasce dopo circa 4 anni di studio, ma ha alle spalle una ricerca ben più lunga e complessa: «Da sempre l’istituto è impegnato sulla margherita, fin dalla sua nascita – ricorda Gadina – E la margherita stessa ha un percorso storico in Liguria. Itala è il frutto di una ricerca propria dell’Irf, sia in collaborazione con le aziende della piana di Albenga, a cui l’Istituto offre sempre nuove varietà».
Itala, oltre a presentare particolari caratteristiche tecniche, è un fiore “sostenibile”, come spiega la direttrice dell’Irf Margherita Beruto: «La definiamo naturalmente compatta, cioè una varietà che nella coltivazione non ha bisogno di regolatori di crescita per poter avere questo comportamento nel vaso: per questo rientra in un filone di sostenibilità ambientale. È estremamente rigogliosa, con una fioritura precoce e che dura a lungo, fino a luglio. Il fiore, elegante e piuttosto grande, è di un bianco puro». Tra le principali tecnologie adottate sulla margherita Itala, la coltura in vitro e mutogeni per ottenere un abbassamento naturale dell’altezza, e quindi un’adattabilità in vaso.
A oggi la margherita è coltivata in 8-10 milioni di vasi nella piana di Albenga, un numero che, con l’introduzione di Itala, Regione Liguria e Istituto per la floricoltura si aspettano che possa consolidarsi.
Ci sono vari competitori in Italia sul prodotto margherita, come la Toscana e la zona di Latina nel Lazio. Da qui l’esigenza di innovare: la Liguria è all’avanguardia nella produzione floricola industriale in vaso grazie all’Istituto per la floricoltura, un ente che ha puntato sulla ricerca e che ha celebrato a novembre i 40 anni di vita.
La floricoltura è nata in Liguria più di 120 anni fa con la produzione floricola industriale a Sanremo e Genova che era il centro del mondo fino agli anni Sessanta. Era lo snodo del commercio internazionale del fiore reciso. Ammontano a 10.140 le aziende agricole in Liguria di cui 2.900 floricole che rappresentano il 65% del Pil agricolo regionale, il settore floricola rappresenta il 65% del Pil dell’agricoltura ligure per un volume di affari di 350 milioni di euro.