Nel 2015 il trasporto di merci via mare ha superato, per la prima volta, i 10 milioni di tonnellate, anche se l’aumento del 2,1% rispetto al 2015 è il più basso dal 2009 a conferma della lenta crescita dello shipping, che riflette la lentezza della crescita del commercio globale, anche se con variazioni nei diversi comparti. È quanto risulta dal rapporto Unctad ((United nations conference on trade and development) “Review of Maritime Transport 2016”, riportato nell’Agenda di Confitarma dell’11 novembre.
Peraltro, il rapporto evidenzia che continua a crescere la capacità di carico offerta dallo shipping (+ 3,5% nel 2015) con una conseguente spinta al ribasso dei noli che sono scesi a minimi record.
Tuttavia secondo l’Unctad le prospettive a lungo termine per il trasporto marittimo rimangono positive, e ciò soprattutto grazie alla continua crescita della popolazione mondiale e alle potenziali opportunità per il commercio e i trasporti marittimi che possono essere generate da nuovi progetti infrastrutturali come l’ampliamento del canale di Panama e del canale di Suez.
«Con tutte le cattive notizie nei media sullo stato del settore dei trasporti marittimi – ha evidenziato il direttore della divisione sulla tecnologia e la logistica dell’Unctad, Shamika N. Sirimanne – ci dimentichiamo che il commercio via mare continua a crescere, offrendo posti di lavoro e opportunità di crescita per i Paesi in via di sviluppo».