«Aprire gratuitamente le visite ai musei cittadini di Genova a sedicenti profughi rischia di generare tensioni sociali, perché sembra una provocazione nei confronti di tanti cittadini in difficoltà più che un modo per favorire l’integrazione». È quanto dichiara la vicepresidente e assessore regionale alla Sicurezza Sonia Viale intervenendo in merito all’accordo sottoscritto oggi dall’assessore del Comune di Genova alle Politiche Sociali, Fracassi per l’avvio di visite gratuite nei musei cittadini ai richiedenti asilo.
«Auspico – continua Viale – che il Comune di Genova torni sui propri passi e ritiri una proposta che risulterebbe a dir poco offensiva verso i tanti genovesi che oggi, per ragioni economiche, si vedono costretti a dover rinunciare a svaghi culturali e non solo».
«Non vorremmo – conclude la vicepresidente della Regione Liguria – che di questo passo la giunta Doria arrivasse anche a coprire le pudenda di statue, tele o affreschi nei musei genovesi per non offendere la sensibilità dei nuovi visitatori».