«Invertire la rotta e cambiare la Liguria in un esperimento politico esportabile». Così Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, intervenuto questa mattina alla seconda giornata del Convegno di Santa Margherita Ligure. «Per troppo tempo la politica è stata una scatola chiusa nei confronti dell’impresa, ma è ora di cambiare. Gli imprenditori devono partecipare al mondo politico con le proprie capacità e competenze e, dall’altra parte, i partiti devono smettere di essere chiusi e autoreferenziali. La politica è in una situazione di agonia, lo dimostra l’altissimo livello di astensionismo in Liguria, ma nonostante questo continuerà a tracciare le linee di sviluppo del Paese: ecco perché non ci si può girare dall’altra parte, ma bisogna unire le forze».
Questo l’appello al mondo dell’impresa da parte del governatore, per la verità non ancora insediato «perché – scherza – i tempi della politica sono un po’ diversi da quelli di un telegiornale, in cui in due giorni il nuovo direttore diventa operativo. In Regione forse saremo pronti il 1 agosto, quando tutti i dipendenti saranno in ferie».
Si parla di un’inversione di rotta nel rapporto impresa-politica, ma non solo: Toti riprende la necessità di un rinnovamento anche all’interno ai partiti: «Dobbiamo trovare il modo di selezionare meglio la classe dirigente politica, non solo con nuovi e ponderati meccanismi, ma soprattutto con le persone: le primarie non sono di certo il metodo migliore per scegliere i politici. Del resto, se sono governatore della Liguria, è anche merito delle primarie del Pd».
Il presidente della Regione incontrerà nel pomeriggio il premier Renzi nel cantiere del Bisagno, a Genova: «Chiederò un serio piano di sviluppo per questa regione. Ma soprattutto, proprio perché ci incontreremo nel luogo simbolo del disastro dell’ultima alluvione, punterò su un’accelerazione per il secondo lotto di lavori e sull’eliminazione di quelle assurde leggi ambientali che non consentono di pulire i letti dei fiumi. E, come già annunciato in campagna elettorale, chiederò per la nomina di un commissario straordinario per il dissesto idrogeologico, di cui abbiamo già discusso».