Le risposte del consigliere regionale Marco Melgrati
Qual è stata l’azione concreta più importante che è riuscito a raggiungere in questa legislatura?
Sono diverse, ma due in particolare: il primo riguarda l’assetto sanitario del territorio savonese dove abbiamo messo nero su bianco che i quattro ospedali attualmente operanti non si toccano, riconoscendo il ruolo di Dea di II Livello del Santa Corona. E, a proposito di quest’ultimo, l’apertura H24 dell’emodinamica, reparto salvavita, da me fortemente voluto e ottenuto. Il secondo aspetto che mi preme evidenziare è quello del comparto edile, sul Piano casa e le modifiche alle Leggi sull’edilizia, che ho portato avanti sia in consiglio regionale sia in commissione: battaglie a colpi di documenti ed emendamenti per consentire che questi importanti strumenti fossero veramente di utilità per il comparto edile.
Quale obiettivo preposto non è riuscito invece a concretizzare?
La direttiva Bolkestein, i balneari, rispetto ai quali la Regione al di là di parole inutili non è stata in grado di mettere in campo un’azione di pressing sul governo che fosse utile per questo fondamentale comparto che consente il lavoro di tantissime famiglie e dei loro dipendenti e che rappresenta per la nostra regione un settore strategico e tipico. Purtroppo un risultato negativo è quello legato alla battaglia contro la chiusura dei tribunali minori, vedi Albenga e Chiavari, rispetto a questo siamo riusciti con altre regioni a mettere in campo anche un referendum poi non accolto dalla Corte Costituzionale.
Quale risultato concreto nei confronti dell’artigianato e delle micro e piccole imprese ha portato a termine in questa legislatura?
Come ho detto prima il Piano Casa uno strumento utile per le tante imprese artigiane presenti sul territorio, che stanno vivendo una crisi pesantissima, il mio determinante contributo alla revisione della legge dei sottotetti, che la giunta aveva proposto con una bozza che avrebbe impedito qualunque nuovo intervento. Per non parlare dell’abolizione delle norme vessatorie sulla legge sulla linea vita dei tetti.
Quale dovrà essere il primo obiettivo della prossima legislatura a favore di artigianato, micro e piccole imprese?
Prima di tutto una politica per la casa che tenda a far ripartire la filiera dell’edilizia, che interessa piccole aziende artigiane, ma non solo (con la riproposizione del piano casa e norme ancora più incentivanti per le energie rinnovabili). Far ripartire le grandi opere infrastrutturali: mi riferisco a Terzo valico, Gronda, raddoppio ferroviario del Ponente, che avrebbero comunque una ricaduta positiva sull’economia regionale.
Attribuisca un voto da 0 a 10 al lavoro da Lei svolto in consiglio regionale e lo motivi in un massimo di 30 parole
Il voto sul mio operato lo daranno gli elettori. Non riuscirei a essere obiettivo, e comunque ci sono sempre gli spazi per fare meglio.
Attribuisca un voto da 0 a 10 al lavoro della giunta regionale e lo motivi in un massimo di 30 parole
Questa giunta regionale non raggiunge la sufficienza. Infatti non ha saputo dare risposte ai cittadini, in un momento aggravato da una crisi economica dilagante.
Attribuisca un voto da 0 a 10 al lavoro del consiglio regionale e lo motivi in un massimo di 30 parole
Credo che questo consiglio abbia lavorato bene e meriti la sufficienza, pur con i limiti imposti da una forma istituzionale che vede un ruolo esecutivo della giunta e un ruolo il più delle volte meramente confermativo, con uno scarso peso delle minoranze, delle iniziative della giunta stessa. Poche volte il consiglio è riuscito a esprimere iniziative autonome, e questo è un limite.
Attribuisca un voto da 0 a 10 all’azione svolta da Confartigianato Liguria nei confronti dell’attività della Regione Liguria e lo motivi in un massimo di 30 parole.
Credo che Confartigianato Liguria meriti un buon voto, per il ruolo di sprone, propositivo, collaborativo e di giudizio che ha saputo e voluto avere nei confronti dell’attività del consiglio regionale.